De Zerbi in pole, poi il fascino di Ranieri

L’ex tecnico del Sassuolo più volte accostato ai rossoblù: predilige la difesa a quattro. Claudio considerato il top per le situazioni difficili

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di Marcello Giordano

I contatti con i potenziali sostituti continuano. Anzi, si intensificano. Se nella giornata di ieri la decisione definitiva sulle sorti di Sinisa non è stata presa non è solo per la necessità di trovare un accordo con il tecnico, ma pure per definire accordi con il potenziale sostituto.

La lista è ormai ristretta a tre pretendenti: Roberto De Zerbi, Claudio Ranieri, Thiago Motta e Paulo Sosa, con i quali ci sono stati nuovi contatti, dopo quelli della scorsa settimana. De Zerbi è pallino di vecchia data, che in precedenti crisi rossoblù aveva espresso dubbi sul modo di fare calcio del club. Dubbi che paiono svaniti, con l’arrivo di Giovanni Sartori, a cui il tecnico chiede garanzie. Il mercato si è chiuso con una rosa disegnata sul 3-5-2 e De Zerbi predilige un 4-2-3-1 con costruzione dal basso che esige portiere abile con i piedi: insomma a gennaio servirebbe un restyling di una rosa che ha 6 difensori centrali e 5 centrocampisti centrali. Qualcuno è di troppo, nell’ottica di avere due elementi per ruolo, ma i giocatori a disposizione consentono comunque di impostare il sistema prediletto dal tecnico, che a Sassuolo ha dimostrato di saper consacrare il materiale a disposizione, prendendo da lì il trampolino di lancio verso l’Ucraina e la Champions. Ha ambizione, De Zerbi, ma cerca normalità dopo l’ultima esperienza: come il Bologna, che dal 2019 convive con la malattia di Sinisa.

Claudio Ranieri ha un curriculum che piace e soprattutto la grande capacità di entrare a stagione in corso e ’normalizzare’ anche le situazioni più difficili, qual è quella attuale del Bologna con soli tre punti dopo cinque giornate.

Piace e non poco Thiago Motta, che nella scorsa stagione ha dimostrato di saper fare di necessità virtù a La Spezia, utilizzando più sistemi di gioco e adattando alcune pedine (Kiwior, difensore centrale, schierato come mediano), data l’impossibilità di fare mercato da parte del club. Il Bologna vorrebbe valorizzare i tanti giocatori che ha in rosa e Thiago Motta affascina sotto questo punto di vista. Come affascina Paulo Sosa, avvistato alle ultime uscite dei rossoblù. Il portoghese ha già esperienze da allenatore, essendosi seduto sulle panchine di Portogallo (da assistente) e Polonia, a livello di nazionali, ma pure di Leicester, Basilea, Fiorentina, Bordeaux e Flamengo. E pure lui si è dimostrato duttile, alternando la difesa a 3 al 4-2-3-1.

Tutti aspettano la giornata di oggi per capire se il Bologna troverà un accordo sull’uscita di Sinisa, per non figurare come coloro pronti ad approfittare delle difficoltà di salute di un collega.

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