Difesa e Sampson: la Virtus ora va di fretta

Bianconeri in difficoltà solo nel primo quarto, poi nel terzo il parziale che chiude la gara in anticipo: 9-29. Ottimo il debutto del lungo

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REYER VENEZIA

65

VIRTUS BOLOGNA

84

REYER VENEZIA: Phillip 4, Tonut 7, Charalampopoulos 3, Brooks 9, Watt 21, Vitali 2, De Nicolao, Daye 8, Echodas 4, Sanders 4, Cerella 3, Mazzola ne. All. De Raffaele.

SEGAFREDO BOLOGNA: Pajola 10, Teodosic 4, Weems 15, Hervey 11, Jaiteh 6, Alexander 2, Sampson 17, Alibegovic 6, Belinelli 5, Tessitori 4, Ruzzier 4, Barbieri ne. All. Scariolo.

Note: parziali 28-23; 41-38; 50-67. Tiro da due: Reyer Venezia 1735; Virtus Bologna 2749. Tiro da tre: 629; 524. Tiri liberi: 1317; 1516. Rimbalzi: 40; 44

di Alessandro Gallo

Se il buongiorno si vede dal mattino, Scariolo, Ronci e lo staff tecnico bianconero hanno davvero pescato bene oltre oceano. JaKarr Sampson si presenta con 17 punti in 17 minuti, risultando così il miglior marcatore bianconero. E’ vero che Venezia probabilmente non lo conosceva alla perfezione: ma i tiri da soli non bastano. Bisogna trovare il canestro. E JaKarr chiude con 78. Ma nel successo della Virtus a Venezia non c’è solo la mano del nuovo arrivato. C’è una difesa che cresce di intensità e di colpi. Chiuso il primo quarto con un passivo di 28 punti, la V nera prova a chiudere le maglie, tenta anche la carta della zona e mescola i quintetti, mettendo magari Ruzzier e Pajola insieme, per avere due guastatori.

Venezia resta a galla fino all’intervallo, ma nel terzo quarto ecco il colpo bianconero da ko. Un parziale di 9-29 e partita in freezer. Anche perché, insieme con la difesa, cresce l’attacco.

Il talentuoso Hervey, che era andato al riposo con zero punti, ne segna 11. Weems continua a martellare il canestro.

E Venezia? Si illude nell’unica fiammata di Austin Daye: due triple del figlio di Darren danno alla Reyer il massimo vantaggio, 28-21. Scariolo chiama timeout, ma non si scompone più di tanto.

Non deve nemmeno alzare la voce, don Sergio, perché la Virtus del Taliercio gioca a memoria. Così dopo aver incassato l’ultimo svantaggio sul 46-45, libero di Watt, il più continuo tra i padroni di casa, la Virtus scappa. Scappa in contropiede con Hervey, ma pure con Sampson che corre veloce. Così come Momo Jaiteh: perder palla, contro la Virtus, e contro ’Arsenio’ Pajola è facile, significa incassare un contropiede. Bologna vola felice toccando anche 25 punti di vantaggio. L’unica paura è l’uscita di Milos Teodosic, che chiede il cambio, dopo aver commesso un fallo, perché evidentemente sente un rumorino sospetto dal suo fisico.

Ma per vincere a Venezia e con autorità, la Virtus può anche concedersi il lusso di lasciare il Divino a guardare gli ultimi minuti dalla panchina.

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