’Doctor’ Cucci tocca quota 100 Applausi per la tesi su Pasolini

Il rettore Molari l’ha ricevuto insieme con la judoka Vuk. Difenderanno i colori di Unibo. agli Europei di Portogallo.

’Doctor’ Cucci tocca quota 100  Applausi per la tesi su Pasolini

’Doctor’ Cucci tocca quota 100 Applausi per la tesi su Pasolini

Può contare su un tifoso d’eccezione. Che ha voluto sistemarsi al suo fianco, dopo l’incoronazione. Se i Sixers avevano Doctor J, la Fortitudo può contare sul dottor Valerio Cucci, neolaureato in Scienze Politiche.

E il tifoso d’eccezione risponde al nome di Giovanni Molari, che sarebbe poi il magnifico rettore dell’Università di Bologna.

Valerio, che è arrivato in Fortitudo in questa stagione, conosceva bene Bologna. Per aver preso parte al Playground, ma anche per aver giocato (e vinto titoli europei universitari) con la maglia del Cus Bologna e dell’Alma Mater Studiorum.

Grazie a questo primo contatto, il buon Valerio è entrato a far parte del progetto "Dual Career". Gli atleti professionisti, come è successo anche per Pippo Ricci, che si è laureato in matematica il 31 marzo, hanno la possibilità di contare su tutor. E spostare le date di esame, quando queste coincidono con partite o eventi.

Valerio si è laureato con il professor Fulvio Cammarano. Il titolo della tesi? "Pasolini e lo sport: un’analisi critica sullo stato dell’arte".

Un tema interessante e uno studio approfondito che ha consentito a Cucci di raggiungere la valutazione di 100.

Con lui, in rettorato, c’era anche Betty Vuk, l’atleta del Dojo Equipe che, come Cucci, in estate, difenderà i colori dell’Alma Mater Studiorum in occasione degli Europei in programma in Portogallo.

Per Betty Vuk, che continua a raccogliere risultati di grande spessore anche sul tatami, una tesi di Sociologia della devianza e criminologia, affrontata insieme con la professoressa Susanna Vezzadini.

In questo caso il tema affrontato era "Il fenomeno della violenza nel mondo dello sport. La sua complessità e le sue contraddizioni".

Cento per Valerio Cucci, un punto in meno (99) per Betty Vuk. La dimostrazione che sport e studio possono comunque andare a braccetto.

f. m.

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