Dominguez: "Maturi per grandi traguardi"

L’argentino padrone assoluto in mezzo al campo, non molla mai e detta i tempi: "Dopo la Coppa Italia ci siamo parlati. È servito a tutti"

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di Marcello Giordano

Ci sono due buone notizie, in coda a Bologna-Verona. "I margini di miglioramento dipendono dai giovani", aveva detto Sinisa alla vigilia. Il tecnico chiama, i ragazzi rispondono: ecco la prima buona notizia. Per giunta nel match preceduto dai forfait di Schouten e Kingsley, sulla carta gli unici due mediani a disposizione di Mihajlovic dopo che il tecnico, per ritrovare equilibrio difensivo, si è convinto a mettere il reparto arretrato nelle mani di Gary Medel.

Aspettando notizie dall’infermeria, con l’emergenza il Bologna scopre un nuovo Nicolas Dominguez e ringrazia il solito Mattias Svanberg, che conferma la vena realizzativa. Uno fa filtro e cuce il gioco, l’altro segna il gol vittoria. Entrambi vogliono alzare il tiro e il livello. Sentire per credere Nico Dominguez. Non chiamatelo giovane. E non chiamate così i ragazzi del Bologna. La questione è un altra: "Abbiamo chi due chi tre anni di esperienza in serie A, non siamo più giovani e dobbiamo dimostrare di aver imparato dal passato".

I ragazzi devono dimostrare di essere giocatori veri, possibilmente di livello medio alto. Dominguez e Svanberg sono sulla buona strada, perché la voglia di sfondare ce l’ha pure lo svedese.

"Mi sento pronto per essere un gran giocatore – racconta Svanberg –, ho passato un’estate difficile, ho perso l’Europeo con il Covid, ma dire di avere personalità non basta, bisogna dimostrarlo".

Trova anche il tempo per scherzare: "La mia ragazza è un’attaccante e segna più di me, in estate mi sono allenato con lei ed è servito. In estate si erano interessate a me squadre importanti come Milan e Napoli: voglio dimostrare di essere un giocatore forte ispirandomi a Zielinski".

Il match con il Verona ha il volto di Dominguez e Svanberg. Gol da tre punti, per il secondo, uomo partita, il primo, che neppure avrebbe dovuto giocare, rientrato a Bologna solo venerdì sera dopo gli impegni con l’Argentina. E invece l’emergenza gli fornisce un’occasione in un ruolo inedito: quello di mediano basso, davanti alla difesa, a rompere il gioco e gli inserimenti dei trequartisti Barak e Caprari, ma pure a dettare qualche geometria e qualche linea di gioco, a metà tra l’interditore e il regista. Missione compiuta: non bene, benissimo. Dominguez è tra i migliori in campo, finisce mettendo anche lo zampino nell’azione del gol. Partita a tutto campo, se ce n’è una. E uomo di equilibrio.

Ed è proprio l’equilibrio e la seconda partita consecutiva senza gol al passivo la seconda buona notizia di giornata, quella che sottolinea Dominguez: "Il salto di qualità passa da lì. Dopo la Coppa Italia abbiamo parlato, ci siamo detti di parlare di più e di dare di più. Lo abbiamo dimostrato a Bergamo e ci siamo confermati oggi. Ma non bastano due partite, dobbiamo continuare così".

Deve continuare così il Bologna e devono continuare così loro: "Siamo in crescita? Sì, insieme con il Bologna", dicono in coro. Dominguez e Svanberg mandano in rampa di lancio il Bologna.

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