Doping, Okwonkwo squalificato per 4 anni

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Da eroe del Mapei Stadium ad attaccante che a soli 24 anni rischia di veder compromessa la sua carriera per una colossale ingenuità che adesso gli ha presentato un conto salatissimo: quattro anni di squalifica. Lo scorso 20 giugno il Tribunale nazionale antidoping del Coni ha inflitto a Orij Okwonkwo "la sanzione della inibizione per anni quattro a decorrere dal giorno 25 febbraio 2022 e con scadenza al 24 febbraio 2026".

Un macigno, che è caduto sulla testa dell’attaccante nigeriano classe ‘98 di proprietà del Bologna che la scorsa stagione era stato girato in prestito in serie B al Cittadella e che fino a quel fatidico 25 febbraio, quando è risultato positivo al controllo antidoping era stato sospeso in via cautelativa, aveva conquistato i tifosi del Tombolato, realizzando 7 gol in 20 presenze. Ma galeotta è stata una pomata, il Clostebol, a cui Okwonkwo, su suggerimento di un amico, avrebbe fatto ricorso, incautamente, per lenire gli effetti di un problema al ginocchio.

Il Clostebol è uno steroide anabolizzante inserito nella lista ufficiale delle sostanze dopanti stilata dalla Wada, l’agenzia mondiale antidoping a cui fa riferimento il Coni con tutte le sue federazioni, Figc compresa. Lo si può assumere a fini terapeutici, a patto però che il medico del club lo comunichi preventivamente all’autorità dell’antidoping. Okwonkwo, purtroppo, ha fatto tutto da solo senza comunicare nulla. Il nigeriano, che il 24 settembre 2017 al Mapei Stadium nei minuti finali firmò il gol-vittoria dei rossoblù nel derby col Sassuolo (1-0) e che successivamente è stato girato in prestito a Brescia, Montreal, Reggina e Cittadella, non mette piede in campo da febbraio, quando fu trovato positivo ai controlli, con tanto di conferma dopo le controanalisi.

Qualche settimana fa, al dibattimento presso il Tna del Coni, l’accusa aveva chiesto due anni di squalifica, che nella sentenza il Tribunale ha poi raddoppiato. Okwonkwo adesso presenterà ricorso contro un verdetto che rischia di compromettergli la carriera. Dal canto suo il Bologna, club al quale l’attaccante è legato da un contratto che scade nel giugno 2024, sarebbe pronto a chiedere la risoluzione del vincolo, valutando tutte le possibili vie legali.

Massimo Vitali

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