Due cuori e una sola ’cantera’ Accordo tra Budrio e Castenaso

Inaugurato un progetto giovanile congiunto anche per contenere la ’pesca’ dei talenti dalle società più grandi

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di Giacomo Gelati

Due cuori e una capanna con cesti e parquet. Si sono ufficialmente congiunte, all’interno di un’ambiziosa collaborazione tecnica, le anime di Budrio e Pallacanestro Castenaso, che dopo anni di lavoro reso singhiozzante a causa del Covid, hanno finalmente inaugurato un progetto giovanile congiunto. In questa sinergia i due club daranno un naturale sbocco ai ragazzi in uscita dal minibasket, tanto nell’ottica di offrirgli continuità sportiva e un’elevata esperienza tecnica, quanto per contenere il reclutamento. A parlarne sono il presidente di Budrio Davide Bovi e il proprietario della Pallacanestro Castenaso Andrea Castelli.

"Budrio ha senso che lavori con Castenaso – spiega Bovi –, siamo distanti solo 7 chilometri e si deve agire insieme. A Budrio il settore giovanile va a gonfie vele, con almeno 20-25 bambini per annata e unire le forze significa offrire ai ragazzi competenza ad alto livello e senza spostarsi. Da quest’anno svilupperemo un rapporto che dall’U13 porterà a due sbocchi, ad oggi una serie D (Budrio, ndr) e una Promozione (Castenaso), che puntano a salire di categoria". Una cantera allargata e un programma di sviluppo regolare. "Se invece di reclutare altrove, ti unisci, programmi e collabori, alla fine vincono tutte e due le società. Siamo due club storici e radicati e facciamo un passo indietro per farne due avanti: non ci saranno gelosie e tutti migliorano gli altri. Poi gli effetti non si vedranno subito e ci sarà bisogno di tempo, ma innescare un circolo virtuoso porterà ad avere una pallacanestro giovanile di alto livello e con continuità".

Entusiasta anche la sponda castenasese. "Si tratta di una compartecipazione in uscita dal minibasket – aggiunge Castelli – , per evitare il ratto dei nostri giovani da parte delle società che ci orbitano attorno e per fare un lavoro migliore come società. Quest’anno avremo un gruppo U13 Gold, equamente distribuito con 5 giocatori per parte, e ogni anno cercheremo di fare in modo di avere un’uscita che andrà migliorata di volta in volta". Una concertazione dal basso verso l’alto. "Credo sia giusto si torni a lavorare sui settori, non solo per incassare le quote. Noi e Budrio abbiamo un’etica del lavoro simile perché crediamo che si debba investire su allenatori e sulle risorse. Mercoledì c’è stato l’open-day del minibasket e la risposta è stata ottima. Castenaso e Budrio formano un bel bacino d’utenza e sono due piazze importanti per il basket. Credo sia giunto il momento di non dover più dare giocatori agli altri".

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