Duemila di corsa all’alba di venerdì: il fascino della Run 5.30

di Alessandro Gallo

La differenza, alla fine, potrebbe farla il meteo. Ma sin d’ora la Run 5.30 – partenza venerdì mattina, alle 5,30, da via Ugo Bassi angolo via Indipendenza – promette di essere un’edizione memorabile. Tanto che gli organizzatori di Ginger Ssd (Sabrina Severi e Sergio Bezzanti), scomodano persino Martin Luther King. Parafrasando una celebre massima di King ("I have a dream"), sulle maglie blu della corsa comparirà lo slogan "You have a dream".

Perché la 5.30, iniziata quasi per caso a Modena nel 2009 e sbarcata a Bologna due anni più tardi, è diventata una classica al punto che le magliette vengono riservate dai runner quasi fossero reliquie.

Ieri, nella sede delle Cucine Popolari, la presentazione della prova con il padrone di casa, nonché vice presidente dell’associazione Piazza Grande, Roberto Morgantini; Sabrina Severi, mamma della corsa; Donatella Draghetti di Uisp, che ha adottato la prova fin dal 2011 e Marcello Ciurlo che, come sempre, traccerà il percorso.

Proprio Donatella Draghetti ricorda uno degli aneddoti che hanno contribuito a rendere ancora più solida e radicata sul territorio questa prova non competitiva.

"Un anno – dice sorridendo – incontrammo monsignor Zuppi, che era in sella alla sua bicicletta. Il cardinale voleva sapere cosa ci facesse, all’alba, tutta quella gente in piazza".

La risposta piacque a tal punto all’arcivescovo di Bologna che, dodici mesi più tardi, diede il via alla prova.

Corsa che si esaurisce in poco più di un’ora, con i volontari – ci sarà l’associazione nazionale carabinieri, i Boyscout del Le Mura 2 di San Lazzaro e il comitato podistico delle Due Torri – che vegliano sui partecipanti e, alla fine, danno pure una mano a ripulire tutto. Così, la città che si riscopre popolata da migliaia di persone con le loro divise colorate, all’alba, poco prima delle 7 riprende il suo solito tran tran.

Bella storia, quella della Run 5.30: partita da Piazza del Baraccano (all’esordio i pionieri erano 800), transitata dalla suggestiva Piazza Santo Stefano e approdata, per contenere tanta passione, in Piazza Maggiore.

Corsa inclusiva ed ecosostenibile come sottolinea Sabrina Severi. "Medaglia in legno, cordoncino in plastica riciclata. E ancora bicchieri in resina di mais e t-shirt di cotone con stampa ad acqua. Da quest’anno, poi, le ciliegie avranno una confezione speciale".

La vecchia plastica sarà soppiantata dalla carta. "Si parte da via Ugo Bassi – racconta Marcello Ciurlo – poi Marconi, Riva Reno, Galliera, Indipendenza, il ghetto ebraico, poi Piazza Verdi, via Petroni, Castiglione, d’Azeglio e dell’Archiginnasio. Chiusura in Piazza Maggiore".

Ci sarà anche il professor Romano Prodi, che fu tra i primi (oltre che a correre) a pronosticare che la Run 5.30 sarebbe sbarcata in Piazza Maggiore. E non mancheranno gli assessori Roberta Li Calzi e Luca Rizzo Nervo.

Il pettorale costa 15 euro, oggi e domani sarà possibile ritirare la t-shirt alle Cucine Popolari. E si potrà iscriversi anche online sul sito www.run530.com.

"Onorati di far parte di questo gruppo – chiosa Roberto Morgantini –. Vivere Bologna di corsa, con i suoi colori e i suoi sapori, sarà quasi una magia. Che si accompagna al messaggio di solidarietà e alla voglia di stare tutti insieme".

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