Riafferrato il timone biancoblù dopo qualche giorno di lontananza a causa del Covid, e dopo il successo casalingo contro Chieti firmato dal delfino Matteo Angori, il secondo consecutivo dopo i due punti al PalaDozza contro Rimini, coach Luca Dalmonte è in preparazione della trasferta di Mantova (palla a due domani alle 17) con una nuova tegola che si accoda a quelle di Steven Davis e Saliou Niang. Da una nota della società si apprende infatti che Pietro Aradori non sarà della partita a causa dell’intensificarsi di una peritendinite achillea, con alcune microcalcificazioni, frangente che comporta un periodo di terapie e lavoro individuale, con rivalutazione prevista la prossima settimana. Bollettino che si traduce come l’assenza di lusso di quello che ad oggi è considerato il terzo americano della Fortitudo, nonché primo terminale offensivo dei bolognesi con 15,4 di media (e quindicesimo posto nella classifica dei top scorer del girone Rosso). Ciononostante Bologna arriva alla sfida con i virgiliani in un buon momento di forma che fa seguito al doppio ko occorso in Friuli: con le vittorie contro Rimini e Chieti la Effe ha conservato infatti l’imbattibilità casalinga (così come la capolista Pistoia e Cividale) trovando, o meglio consolidando, le risorse dalla panchina. Grazie a Nazzareno Italiano, bravo a sostituire Davis e fra i migliori delle ultime uscite, e i crescenti Valerio Cucci e Simone Barbante, coach Dalmonte sa che può mischiare le carte senza troppi patemi, trovando sempre un buon equilibrio fra starting-five e supplenti.
La Fortitudo è una squadra ancora in crescita, e che fra alti e bassi non ha l’assillo del risultato, condizione ottimale per consolidare un gruppo guidato dal motto ‘brutti, sporchi e cattivi’, contentare il tifo e produrre punti. Domani si scende in campo contro la squadra di coach Giorgio Valli e dell’ex Riccardo Cortese (campione d’Italia nel 2005), gara importante per migliorare il rendimento lontano da Bologna, che oggi è di 1-3: fondamentale sarà limitare l’esuberanza offensiva di Miles (18 di media).
Giacomo Gelati
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