La stessa finale di Supercoppa della passata stagione. Le stesse protagoniste della finale scudetto di pochi mesi fa. Sergio Scariolo, tecnico della Virtus che sabato sera ha perso il pivot titolare, Ekpe Udoh, può essere soddisfatto. Stasera, alle 21, ritroverà l’amico e rivale di sempre, Ettore Messina.
"E’ stata una partita divertente, interessante, con cose da rimarcare. Alcune belle cose, altre un po’ meno contro una grande squadra che gioca a memoria, forgiata dallo staff di Walter De Raffaele". Guarda avanti Scariolo e non dà eccessiva importanza alla finale. "Questo è un bel torneo, ma è ancora precampionato, siamo a settembre. Non possiamo, come si dice in Spagna, pretendere il pane oggi per avere fame domani. Dobbiamo crescere e stiamo lavorando per questo".
Ritrova Messina, Sergio, ma quello che più cerca, sul parquet, è l’equilibrio. "E’ una ricerca fondamentale. Nella ripresa siamo usciti bene dagli spogliatoi, con lo spirito giusto. Poi abbiamo commesso qualche errore di troppo. Ma ci sta. Adesso dobbiamo dare minuti a tutti, cercando di non tirare il collo ai nostri veterani, per averli al meglio quando conterà. Sembra strano o comico dire che arriveremo, visti gli infortuni in serie. Ma la metà è quella".
Stasera continuerà il processo di crescita. Che riguarda anche lui lontano da anni dall’Italia. E, nella Nba, con un ruolo diverso da quello di capo allenatore.
Si tiene stretta la finale e un Hervey che continua a migliorare.
"Credo che abbia un potenziale davvero importante. E’ in pieno sviluppo e, di fatto, è al suo secondo campionato vero. Il linguaggio del corpo alle volte inganna: sembra che sia assente. E alle volte lo è. Ma in realtà anche nell’ultimo timeout ha dato un’idea al gruppo. Buon segno".
Stasera, magari, gli verrà chiesto il bis. E’ solo un torneo, come dice Scariolo, ma vincere aiuta a prendere fiducia.
Alessandro Gallo
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