Equilibrio, difesa e Barrow: la ricetta anti-Dea

In questi primi mesi dell’anno il Bologna vanta lo stesso ruolino di marcia dell’Atalanta: il gruppo ha un’identità precisa

Equilibrio, difesa e Barrow: la ricetta anti-Dea

Equilibrio, difesa e Barrow: la ricetta anti-Dea

di Massimo Vitali

L’equilibrio tattico che in questo 2023 ha già saputo ‘silenziare’ le big. La ritrovata solidità difensiva. La voglia di ben figurare di un Barrow finalmente uscito dal tunnel. Aggiungici gli oltre mille tifosi al seguito, la Conference League ad oggi tutt’altro che irraggiungibile e la voglia di rivincita di Motta, che al cospetto del maestro Gasperini fin qui da allenatore ha raccolto solo un pugno di mosche, e il quadro delle armi che oggi il Bologna metterà in campo al Gewiss Stadium per provare a contrastare la forza dirompente dell’Atalanta è fatto.

Che poi di fronte ci sia un arsenale ancora più potente, come mostrano gli 8 punti che separano le due squadre e le velleità da zona Champions della Dea, questo appare scontato. Occhio ai numeri però: Bologna e Atalanta nei primi tre mesi del 2023 hanno marciato allo stesso passo. Nel dettaglio: entrambe nel nuovo anno solare hanno raccolto sei vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte. Bravo Thiago a far viaggiare a mille il suo Bologna o colpa di Gasperini che al settimo anno di nerazzurro non è riuscito a confezionare la solita Atalanta dei miracoli?

Vere entrambe le cose. Di certo in era Saputo lo scarto in classifica tra le due squadre, in una fase così avanzata del campionato, non era mai stato così contenuto. Basta per cullare l’idea di far risultato oggi nella tana della Dea? Calma e gesso. Se è vero che l’Atalanta va ancora considerata una big, da quando il Bologna ha assimilato il calcio di Motta anche le big sono rimaste impigliate nella ragnatela di Thiago. Accadde alla Roma all’Olimpico e alla stessa Atalanta al Dall’Ara (rispettivamente il 4 e 9 gennaio), nonostante le giocate dei singoli produssero poi altrettante sconfitte. A seguire il Bologna di Thiago ha ipnotizzato Fiorentina (che big sta tornando), Inter e Lazio, raccogliendo due vittorie e un pari.

Morale: le grandi a questo Bologna non fanno paura. Un’altra arma che i rossoblù possono sfoderare è quella della ritrovata solidità difensiva. La coppia Lucumì-Soumaoro ha firmato tre ‘clean sheet’ nelle ultime cinque partite. Oggi i due se la vedranno con Hojlund e Zapata e nel dubbio in panchina è pronto Lookman, che Gasperini da qualche partita preferisce usare come soluzione di scorta a dispetto dei 13 gol fin qui segnati in campionato dal nazionale nigeriano. Comunque la si guardi, per i due centraloni rossoblù è un esame vero. Esame anche per Barrow, che torna nel giardino di casa dove però da ex non ha mai raccolto un fiore.

L’Atalanta lo pescò ragazzino e ne ha fatto un uomo: in compenso Motta sembra averne rifatto un attaccante vero. Si attendono conferme. Vale anche per il centrocampo, dove Schouten è il perno, Moro la ‘new entry’ e Ferguson (ma occhio all’outsider Dominguez) l’incursore. Attenti a quei tre, è la speranza di Motta. Che con Gasp avversario in panchina ha pianto tre volte su tre: due la scorsa stagione con lo Spezia, più il ko col Bologna all’andata. Ma c’è sempre una prima volta per tutto.

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