
La gioia di Giovanni Fabbian dopo il gol al Como, il secondo in stagione (Schicchi)
Nella scorsa stagione ha rappresentato una delle sorprese più liete: anche in virtù dei 5 gol e 2 assist messi a segno in 29 presenze e in 1263 minuti tra campionato e Coppa Italia. Dalla B con la Reggina alla Champions con il Bologna con una naturalezza impressionante: fisicità, corsa, percussioni, strappi prepotenti e fiuto del gol. Qualcosa è cambiato: ma per Giovanni Fabbian c’è l’occasione di dimostrare la capacità di adeguarsi all’ennesimo cambiamento e di riprendersi il Bologna. E’ cambiato in primis il Bologna e il suo sistema di gioco: addio al 4-1-4-1 e al ruolo di interno incursore e a quelle trame centrali all’interno delle quali il centrocampista si era esaltato.
Con l’esplosione di Odgaard, c’è spazio per il trequartista, per una pedina che leghi i reparti ma senza più quel campo davanti che è pane per i suoi denti. Quest’anno è a quota 2 reti, con Empoli e Como: ma tra campionato (18 presenze e 2 gol), Coppa Italia (1 presenza) e la Champions League (7 presenze) Fabbian ha già totalizzato 1247 minuti e 26 presenze, praticamente gli stessi dati della scorsa stagione. Con Ferguson e Odgaard ai box potrebbe toccare ancora a lui col Toro.
Ha la chance di riprendersi il Bologna: a patto di sapersi reinventare in una nuova posizione. Lo volevano Parma e Lazio a gennaio e la scorsa estate sulle sue tracce si mise la Roma, che si vocifera possa essere interessata a trattare con l’Inter perché lo riscatti per poi acquistarlo a giugno: si vedrà, ma di certo, oltre al presente, Fabbian si gioca il futuro, dato che l’Inter ha un diritto di recompra da 12 milioni da esercitare entro giugno, previsto dalla cessione per 5,5 milioni di un anno e mezzo fa da parte del Bologna. Lui si vede in rossoblù: nonostante le richieste e le difficoltà di questa prima parte di stagione, non ha chiesto la cessione. Meno male, perché ora più che mai Italiano ha bisogno di lui, che cerca spazio e deve migliorare nella capacità di cercarli tra le linee all’interno del rettangolo verde, nella nuova veste. Ci proverà in un confronto speciale: quello con il Torino, al quale segnò un gol da favola lo scorso anno sull’imbucata di Beukema.
Il Torino è pure la squadra del suo ‘gemello’ Cesare Casadei, con cui ha condiviso il cammino nella Primavera dell’Inter e con cui condivide la nazionale Under 21. Casadei fu obiettivo rossoblù in estate, mai concretizzato. Come Fabbian è stato uno dei gioielli ceduto dai nerazzurri per motivi di bilancio (al Chelsea). Saranno uno di fronte all’altro domani sera e sarà sfida nella sfida per Fabbian, che punta riprendersi il Bologna in una tappa fondamentale per la rincorsa all’Europa.
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