di Alessandro Gallo Una ‘martellata’ che era nell’aria da tempo. Così, con un lancio da 74,38 metri, a Lucca, Sara Fantini ha cancellato un primato che resisteva da quasi 17 anni. Una martellata costruita giorno per giorno, perché Sara, 24 anni, è abituata ad affrontare un giorno dopo l’altro, con l’entusiasmo e la curiosità di chi vuole imparare più cose possibili. Sara, il record… "E’ arrivato, era nell’aria. Sono in un momento di crescita ed era chiaro che prima o lo avrei ottenuto. Ho imboccato una strada, tempo fa, ho fatto tutti i passi giusti. L’obiettivo era quello". Atletica, ma non solo. "Sì, sono iscritta all’Università, a Parma, facoltà di Lettere". L’atletica, però, era scritta nel suo dna. "Vero, anche se non ci sono arrivata subito. Sono cresciuta nei campi di atletica, seguendo papà e mamma. Ma volevo seguire la mia identità. Mi sono data al tennis e all’equitazione. Poi, a 14-15 anni, mi sono avvicinata all’atletica". Papà con il peso, mamma con il giavellotto. E lei? "Non ho voluto seguire in tutto e per tutto i miei genitori. Non mi dispiaceva il martello, ma facevo fatica. Qualche volta mi sono dedicata al peso, niente giavellotto". Poi il martello. "Mi veniva bene, sembrava un movimento naturale. Mi ha aiutata nella scoperto del mio corpo. Non ho più smesso", Ha battuto il record di Ester Balassini. In comune avete il tecnico, Marinella Vaccari e anche le ‘vacanze’. "Ero piccola. Papà, che faceva parte della Fiamme Gialle, partecipava ai raduni a Fiera di Primiero". Ester? "C’era anche lei. Aveva un amore viscerale nei confronti dei bambini. E io ero una bambina". Iscritta alla facoltà di Lettere: cosa farà da grande? "Non lo so, non ne ho idea. Di getto direi scrittrice, giornalista, insegnante. Al momento ci sono più piani. Vedremo". Dove abita? "Dal lunedì al venerdì in caserma, a Bologna. Poi nel weekend torno a Fidenza". Atletica, uno sport povero si è ...
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