Bologna, Fenucci e i motivi della conferma di Sinisa. “Voleva restare, scelta condivisa"

L’ad torna sull’incontro risolutore: "Mihajlovic molto convinto di proseguire, non c’era nulla da decidere"

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Bologna, 25 maggio 2022 - Avanti con Mihajlovic fino al 2023. Senza ulteriori riflessioni, che evidentemente il Bologna ha deciso di cancellare nel breve volgere di poche ore. Ma allora qual era il senso della pausa di riflessione che Saputo e Fenucci si erano presi dopo il primo incontro di venerdì dando appuntamento al tecnico per lunedì a cena?

"Semplicemente c’era stato un primo incontro e quello di lunedì è stato il secondo", spiegava ieri lo stesso Fenucci glissando su ricostruzioni più approfondite. Del resto la scelta era molto delicata: da un lato l’ennesima stagione-fotocopia col fatturato modesto dei 46 punti (e la palpabile insoddisfazione di Saputo), dall’altro un allenatore sotto contratto e intenzionato a tenersi stretta la panchina a dispetto delle sofferenze che oggi gli comporta la necessità di combattere per una seconda volta la leucemia. Alla fine, nell’anno in cui ha deciso di cambiare il diesse il club non se l’è sentita di cambiare anche il manico in panchina.

Tra il pensarci (i dubbi a Casteldebole c’erano) e il farlo si sono messi di mezzo due ostacoli che Saputo e Fenucci non se la sono sentita di aggirare: l’impopolarità di mettere alla porta un allenatore che sta lottando contro la leucemia e i quasi 5 milioni lordi che sarebbe costato liquidare anzitempo Mihajlovic e il suo staff.

Ergo: a Casteldebole un volto nuovo sta per arrivare, Sartori, e uno vecchio è rimasto, Mihajlovic. Domanda: anche Sartori ha giocato un ruolo nella decisione di andare avanti con Sinisa? "Quella di Mihajlovic è stata una scelta condivisa, anche dalla persona che guiderà l’area tecnica", giurava ieri l’ad Claudio Fenucci , che il nome di Sartori non ha voluto, né potuto, pronunciarlo: prima occorre che il diretto interessato si liberi dal vincolo contrattuale che ancora lo lega all’Atalanta e solo a quel punto Sartori potrà diventare ufficialmente il prossimo architetto del mercato rossoblù.

Quanto all’ incontro-fiume di lunedì notte, che ha partorito la fumata bianca per il Sinisa V (cinque stagioni di fila che salgono a sei se al conto si aggiungono le 22 partite del 2008-2009), ieri Fenucci, presente alla consegna del Premio Bulgarelli , ne ha volutamente ridimensionato la portata: "Abbiamo valutato insieme al presidente l’annata sportiva, dove abbiamo fatto buone cose insieme ad altre sotto il profilo dei risultati inferiori alle aspettative. Ma l’allenatore era molto convinto di andare avanti sulla sua strada e quindi non c’era nulla da decidere, ma solo da condividere".

Condivisione, consolidamento, crescita graduale: un lessico a cui Fenucci in questi sette anni ha attinto a piene mani. Il refrain non cambia: "L’obiettivo è quello di costruire un Bologna più competitivo, portando avanti la filosofia della valorizzazione dei giovani. La situazione finanziaria del club è invidiabile (grazie a Saputo che da sempre ripiana i passivi di bilancio, ndr ), la proprietà è forte e non abbiamo nessuna necessità di vendere i calciatori". Ma il mercato è già cominciato e racconterà le sue verità.

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