FILIPPO MAZZONI
Sport

Flavio Portaluppi al lavoro per il futuro della Fortitudo in Serie A2

Il nuovo general manager della Fortitudo, Flavio Portaluppi, pianifica il futuro con coach Caja e punta sul mercato italiano.

Flavio Portaluppi, oggi 54 anni, quando era in forza all’Olimpia Milano (Ciamllo)

Flavio Portaluppi, oggi 54 anni, quando era in forza all’Olimpia Milano (Ciamllo)

L’ufficializzazione e poi subito al lavoro per programmare il futuro. Sono ore di lavoro intenso per il nuovo general manager sella Fortitudo Flavio Portaluppi, che tra un contatto di mercato e un altro, ha avuto il tempo per essere ospite a Bfv Live su Canale 88.

"Sono state 24 ore molto intense per me – conferma Portaluppi –. Ho cercato di non affogare nel mare di tutte le informazioni che ho ricevuto, ma ho capito subito di avere fatto la scelta giusta a dire sì alla Fortitudo. Per questo ringrazio il presidente Stefano Tedeschi e i soci per l’opportunità. Qui ritrovo Attilio Caja dopo un po’ di anni ed è un piacere assoluto. Ci conosciamo bene, per è bravissimo, metodico, mi piace come approccia il lavoro".

Ecco i motivi che lo hanno spinto a dire sì. "Volevo rimettermi in gioco e poi ha inciso la storia del club, importante, con una identità chiara. I tifosi spingono forte; questo è un biglietto da visita importante sia per i dirigenti che per i giocatori: speriamo che la squadra possa dare soddisfazioni e rispecchiare il dna di questa piazza".

L’ex giocatore e dirigente di Milano e Cremona svela le prime mosse. "Dobbiamo avere le idee chiare su quello che ci portiamo dietro dalla stagione passata. Poi sul mercato dobbiamo cercare per primi i giocatori italiani, che hanno un mercato limitato, ma sappiamo che verso fine giugno potrebbero cambiare alcune cose, magari con giocatori di A pronti a scendere di categoria. Il primo annuncio? Magari già nella prossima settimana le basi ci sono già".

Una Fortitudo impegnata in una serie A2 che sarà ancora molto competitiva.

"Sarà un campionato di alto livello. Ci sono società con forti possibilità economiche, almeno tre al sud e una al nord, ci sarà molta competizione. Ma oltre al budget è importante riuscire ad avere una squadra che abbia la giusta chimica, non è detto che chi fa il roster prima lo faccia meglio".

Mercato che sarà deciso in primis dallo stesso Portaluppi e da coach Caja. "Ho sempre un approccio di condivisione. Le informazioni vanno condivise con chi conosce questa realtà da anni, poi le decisioni le prenderemo io e Caja".

Sotto le Due Torri ci si ricorda del dirigente come giocatore e in particolare per la finale del 1996, la prima della Effe. "Ricordo la serie, ma anche la semifinale con la Virtus, furono partite incredibili: avevamo sempre da ribaltare il fattore campo, e tutti hanno in mente il canestro di Bodiroga a Casalecchio. Ma anche un mio canestro al Forum che mi portò a un balletto di festa, in gara-quattro, e io non sono un ballerino".

I primi nomi sui quali sta lavorando sono il pistoiese Della Rosa e Benvenuti.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su