Fortitudo, a Pesaro l’esodo del popolo biancoblù

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Degli 820 biglietti riservati alla tifoseria della Fortitudo, più di 500 sono già stati venduti. Si preannuncia una sorta di esodo del popolo biancoblù per la partita di domani, quando la Kigili sarà impegnata a Pesaro.

Di fatto è l’ultima occasione a disposizione della Effe per tenere vita le speranze di salvezza e si tornasse a casa con una sconfitta, dopo solo la matematica terrebbe in vita le possibilità dell’Aquila di non retrocedere. Mancano cinque partite alla fine del campionato e tra i bolognesi è il terzultimo posto, il primo utile per non retrocedere, ci sono quattro punti di distanza. Un gap che per essere colmato richiedere di vincere almeno quattro partite avendo un rendimento da prima della classe.

La squadra anche a Venezia non ha demeritato, ma nei momenti decisivi c’è stata qualche imperfezione che ha impedito la conquista dei due punti. Detto in altre parole i giocatori sono cresciuti, ma non a sufficienza per colmare quanto non è stato fatto nel girone d’andata.

La squadra dovrebbe presentarsi al completo a questo appuntamento in un clima che sarà comunque caldo vista anche la ruggine sportiva tra le due realtà con i marchigiani che da questo impegno cercano un successo che potrebbe aiutarli a conquistare un posticino nei playoff, dopo aver avuto un andamento simile a quello della Fortitudo per buona parte della stagione.

La differenza è stata che a Pesaro la società non è mai stata messa in discussione, mentre in casa della Effe non sono mancate le critiche e le contestazioni, non valutando quelle che sono state le difficoltà che il club ha dovuto affrontare non avendo le risorse del botteghino per quasi due anni.

Il risultato è che sotto le Due Torri è partito un processo di cambiamento che nei piani doveva avvenire in tempi più lunghi e questa transizione in corsa sta avvenendo in tempi più lenti rispetto al previsto.

Il pubblico, comunque, continua a esserci e questo è sempre stato un punto fermo nelle vicende dell’Aquila.

m. s.

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