Fortitudo, il club non è più in vendita

Scadute le tre settimane che il direttore generale di Innova Gianluca Muratori aveva indicato come tempo utile per cedere il club, da domani in Fortitudo si parlerà di futuro, anche se non è ancora arrivato il benestare dell’Agenzia delle Entrate sul piano presentato dal club per la ristrutturazione dei debiti.

Sulla proprietà la situazione è la seguente, il presidente del Consorzio Roberto Melloni è dimissionario, mentre l’obiettivo di raggiungere i 100 soci entro il 30 giugno sembra lontano, tenendo presente che ad oggi si è raggiunta quota 60, una soglia che comunque garantisce senza problemi l’iscrizione della squadra per la prossima stagione.

Il 30 giugno scadrà anche il mandato di Christian Pavani come presidente della Fortitudo e anche in questo caso non è possibile un prolungamento dell’incarico. Stando così le cose i costi della prossima stagione dovrebbero pesare più su Muratori che sul Consorzio. A questo punto da domani si inizierà anche a sondare in maniera concreta anche chi potrà andare a ricoprire il ruolo di allenatore che la storia dice avere un grande potere nella Effe.

Attilio Caja resta in cima alla lista così come la sua alternativa si chiama Stefano Pillastrini. I due non sono stati ancora sentiti dal club, dato che fino a ieri c’era in ballo la questione di un possibile cambio di proprietà.

m. s.

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