Fortitudo, ora è l’ultima spiaggia

La Effe non può sbagliare per cercare la salvezza: il PalaDozza darà una spinta in più con la coreografia

Migration

di Massimo Selleri

In Curva Schull e Calori bisogna presentarsi indossando una maglia di colore blu, mentre sui lati Graziano e Azzarita ci si veste di bianco. Questo il contesto, voluto dalla Fossa dei Leoni, che accompagna la gara di stasera (ore 20,30), partita che vede la Fortitudo ospitare Trento al PalaDozza. Viene rispolverato il vecchio clima biancoblù, quello che normalmente accompagna le grandi occasioni. In questo caso l’evento si chiama ultima spiaggia e non è esagerato dire la Effe oggi ha l’ultima occasione per tenere vive le speranze di salvezza. In realtà la matematica non la condannerebbe comunque anche se Napoli, impegnata a Milano, e Treviso, che gioca in casa con Brindisi, dovessero guadagnare i due punti in palio, ma è chiaro che tutto sarebbe al limite del miracoloso.

"Naturalmente – spiega il coach dell’Aquila, Antimo Martino in una nota del club –, si tratta di una partita che dobbiamo ad ogni costo vincere per continuare a coltivare speranze per il raggiungimento del nostro obiettivo. Affrontiamo una squadra che viene da ottime prestazioni, come quella fornita mercoledì contro la Virtus persa solo al supplementare. Una squadra talentuosa, molto atletica che primeggia nelle statistiche per punti realizzati nel pitturato e nelle voci a rimbalzo. Due aspetti che, a loro volta, hanno condizionato negativamente la nostra ultima partita e su cui dovremo cercare di mettere particolare attenzione ed energia per limitare i loro punti di forza. Servirà una prestazione solida e attenta, che vogliamo mettere in campo per tutti i 40 minuti con il consueto, indispensabile appoggio dei nostri tifosi".

Martino si presenta all’appuntamento con gli stessi 12 che mercoledì sono scesi in campo a Pesaro. Si attendono segnali di riscatto sia da Jabril Durham che da Geoffrey Groselle, dato che la Effe non può sistematicamente regalare un paio di stranieri agli avversari. Tra l’altro nel volere restringere le rotazioni per dare più responsabilità e, quindi, più fiducia ai singoli, alcuni giocatori non stanno toccando il campo soprattutto nel reparto dei lunghi. Jacopo Borra ha spesso risposto presente quando è stato gettato nella mischia, mentre Stefano Mancinelli risulta completamente recuperato. Se in una prima fase le rotazioni strette hanno dato dei risultati, ora è forse arrivato il momento di tentarle tutte.

E a fare il tifo per l’Aquila, in parterre, si dovrebbe vedere anche il gigante Dalibor Bagaric.

Arbitrano Giovanetti, Quarta e Nicolini.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro