Fortitudo, più pubblico per un nuovo inizio

Da sabato, con Milano, la capienza del PalaDozza passa al 60 per cento. Così la squadra potrà sentire il calore dei propri tifosi

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di Massimo Selleri

Da sabato al PalaDozza saranno oltre 3mila i posti disponibili per i tifosi della Fortitudo. Grazie all’ultimo decreto firmato dal Consiglio dei Ministri, per le gare in ambienti chiusi si è passato da una limitazione del 35 per cento della capienza complessiva dell’impianto a un 60. Una misura considerata insufficiente dalla Fossa dei Leoni che, anche attraverso uno striscione appeso domenica, ha chiesto che non vi sia nessun distanziamento all’interno dei palasport, fermo restando che chi entra deve esibire il Green pass. L’istanza è ragionevole, dato che in fin dei conti sia nei cinema che nei teatri non vi sono limitazioni all’ingresso. Con il 35 per cento la Fossa ha deciso di restare ufficialmente fuori dal PalaDozza, vedremo se manterrà la stessa posizione anche con il 60. Quello che è certo è che con 3mila spettatori le partite di basket escono dal limbo delle amichevoli mascherate con il pubblico che amplifica l’agonismo che si vive in campo.

Il destino ha voluto che questo allargamento coincida con la partita tra la Effe e Milano. Molti nostalgici hanno ancora davanti agli occhi la gara che si disputò nel novembre del 2019, quando un’Aquila ridotta ai minimi termini riuscì a piegare l’Olimpia grazie alla spinta di suoi tifosi. Stando alle premesse della vigilia sabato servirà un miracolo simile perché i bolognesi non sono in salute, mentre i meneghini sulla carta sono almeno di un livello superiore. Comunque finisca sarà interessante vedere come la formazione allenata da Martino reagirà alla presenza di chi non vedeva l’ora di tornare a sostenere la Fortitudo. Già con il 35 per cento si è avuta l’impressione che l’atmosfera abbia giocato un ruolo importante aiutando i biancoblù a giocare una gara ordinata e solida contro Pesaro.

Quella contro l’Armani sarà anche l’occasione per festeggiarela nascita di Leone Enzo Mancinelli Guerra Seràgnoli, figlio di Lorenza e del capitano Stefano Mancinelli. Avvenuto ieri, l’arrivo di questo nuovo tifoso dell’Aquila fa riflettere su quello che il Mancio ha trascorso sotto le Due Torri. A 15 anni ha lasciato la famiglia a Chieti per giocare nelle giovanili biancoblù ospitato negli appartamenti della storica sede di via San Felice. Qui, poi, ha vinto uno scudetto diventando anche un giocatore importante in Eurolega. Ritornato dopo una difficile ripartenza, ha riportato la Effe in serie A e ora a 38 anni è diventato papà.

La squadra si sta allenando in previsione della gara di sabato e rispetto alla formazione scesa in campo a Brindisi non dovrebbero esserci particolari stravolgimenti se si esclude il recupero del capitano. Martino sta lavorando soprattutto sulla difesa, sapendo che non è facile contenere gli avversari. L’altro obiettivo è quello di inserire l’ultimo arrivato Jabril Durham nei meccanismi della squadra per produrre quella gara perfetta che fino a qui la Fortitudo ha disputato solo una volta.

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