"Fortitudo, è solo il primo passo"

A mezzogiorno a Sassari contro la Dinamo, coach Sacchetti chiede continuità: "Ci servirà qualcosa di più"

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di Massimo Selleri

Impegno meridiano per la Fortitudo che oggi a mezzogiorno scenderà a Sassari contro i padroni di casa della Dinamo. La Effe arriva a questo appuntamento dopo aver battuto sette giorni fa Trento, una sorta di aspirina per una squadra che sta facendo molta fatica ad amalgamarsi.

"Cerchiamo di aumentare l’intensità e l’aggressività – spiega il coach biancoblù Meo Sacchetti – un passettino lo abbiamo fatto domenica scorsa, ma sappiamo che ci serve ancora un qualcosa di più specialmente per quello che ci aspetta oggi".

I bolognesi non partono con i favori del pronostico e questo alla fine potrebbe essere un vantaggio perché alla fine tutta la pressione è sulle spalle dei sardi, che anche quest’anno puntano a disputare un campionato di alto livello. Certo è che la band di Sacchetti lo spartito lo deve un po’ cambiare perché il corri e tira rischia di essere un esercizio pericoloso quando si gioca in trasferta, anche se si è al completo.

"In settimana abbiamo avuto qualche acciacchino – prosegue il tecnico fortitudino – una botta l’ha presa Adrian Banks, mentre Ethan Happ si è storto la caviglia, ma è stata la roba di un giorno e ha subito ripreso ad allenarsi. Se abbiamo una buona difesa riusciamo ad andare un po’ di più in campo aperto e a trovare delle soluzioni più facili. E’ logico che cercare di fare canestro sempre dopo un canestro subito è un po’ difficile. Dobbiamo conoscerci un po’ meglio in profondità, ognuno di noi ha delle caratteristiche, ad esempio Happ ha delle qualità di lettura e può essere un playmaker aggiunto. Dobbiamo cercarci di più in determinate situazioni".

Per Sacchetti questa è una gara molto particolare, dato che con Sassari vinse uno scudetto nella stagione 201415. "Tanto sono legato a quella terra che ho la residenza ad Alghero. Certe cose rimangono per sempre e tengo dentro di me solo le cose belle di tutti i posti in cui sono andato. Della Dinamo ce ne sono ovviamente molte".

Tornando alla pallacanestro giocata i sardi sono una squadra ben bilanciata con un buon equilibrio tra gli esterni e i lunghi.

"Andiamo a trovare una formazione che ha un giocatore come Tillman, non so se giocherà contro di noi, ha Stefano Gentile e ne ha tanti che possono fare canestro da fuori. Hanno cercato di mantenere la loro identità nel giocare spalle a canestro per poi aprire il campo ai tiratori".

Al di là del risultato quello che il club chiede alla squadra è un passo in avanti sul piano del gioco. "Abbiamo ancora tanta strada da fare. Non è che abbiamo fatto una partita e adesso siamo i Boston Celtics, ne abbiamo ancora da fare prima di avere maggiori possibilità di vincere. Se pensiamo che dopo aver vinto una gara siamo arrivati, non abbiamo capito niente. Questo devo cercare di trasmettere ai miei ragazzi".

Arbitrano Begnis, Nicolini e Perciavalle.

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