Fortitudo Bologna retrocessa in A2

Basket, contro Napoli serviva solo la vittoria, invece al PalaDozza la sfida è finita 56-64. Fischi e striscioni: la contestazione della Fossa

Lo striscione esposto dalla Fossa dopo la retrocessione della Fortitudo Bologna

Lo striscione esposto dalla Fossa dopo la retrocessione della Fortitudo Bologna

Bologna, 1 maggio 2022 - L’occasione fa la Fortitudo intimorita e nella sua ultima gara casalinga, si piega a Napoli 56-64 e, a tre stagioni dal ritorno nella massima serie, affonda in A2 a una giornata dalla fine, raggiungendo la già retrocessa Cremona: a nulla servirà la trasferta di domenica prossima contro Reggio Emilia e presto verrà il tempo della disamina su una stagione a dir poco sciagurata.

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La cronaca

Lo pretende tutto il PalaDozza a gran voce durante il riscaldamento: “Vogliamo dieci leoni”, antipasto della coreografia preparata dalla Fossa dei Leoni a sostegno della squadra per gli ultimi 40’ sul parquet di casa e al cospetto di tre applauditissimi ex come Vincenzo Esposito, Dalibor Bagaric e Nazzareno Italiano.

Inizio ad armi pari fra le due contendenti alla salvezza, con la Effe che mette subito la testa avanti con Groselle e Durham, prima dei due palloni persi (Frazier e Durham) che danno a Napoli il primo vantaggio con Mc Duffie (5-6). Groselle spadroneggia in area con 4 punti di fila, Gudaitis e Mc Duffie replicano sull’altro fronte e la gara resta in perfetto equilibrio dopo il sesto punto di Gudaitis in risposta alla tripla da 8 metri di Frazier (12-12).

Borra entra per dare respiro a Groselle, ma la sua gara dura appena un giro d’orologio per una pallonata ricevuta: Martino schiera allora un quintetto più difensivo, ma i due liberi di Zerini sanciscono la fine di un primo quarto a bassissime percentuali e a difese intense (12-14).

Fortitudo Bologna retrocessa in A2, uno degli striscioni della Fossa
Fortitudo Bologna retrocessa in A2, uno degli striscioni della Fossa

Quattro tiri liberi consecutivi di Parks e Zerini fanno da ouverture al secondo quarto, con i partenopei che allungano il break a 8-0 e obbligano coach Martino al primo time-out della frazione (12-18).

Bologna pone fine all’inerzia degli ospiti con Procida e il contropiede di Aradori, che disincaglia finalmente il suo tabellino e infiamma il ‘Madison’ (time-out di Buscaglia): Groselle impatta con l’appoggio al vetro, Frazier rimette la testa avanti dopo un lungo digiuno dovuto al trend difensivo del match (20-18).

La gara si focalizza a questo punto sui due lunghi Groselle e Gudaitis, il primo che trova il 22-21, il secondo che firma il 4-0 che dà a Napoli il nuovo +3 con 2’ ancora da giocare. Sul finire del quarto la gara si impenna con Parks che tiene Napoli a un possesso di distanza e con le due triple consecutive di Frazier che mettono il punto su un primo tempo in perfetta parità (29-29).

Dopo il quarto d’ora di fiato la Effe, come altre volte in stagione, sembra aver dimenticato se stessa in spogliatoio (5 errori al tiro in 3’ di gioco e poca rotazione di palla) e Napoli trova in rapida sequenza i punti del 31-38 con Vitali, Gudaitis e Uglietti. Poi all’improvviso la vampata bolognese con Aradori e Frazier che tamponano l’emorragia dall’area, prima della schiacciata in tap-in di Groselle su errore di Frazier che riporta la Effe a -1 (time-out Napoli).

Fortitudo Bologna retrocessa in serie A2 (FotoSchicchi)
Fortitudo Bologna retrocessa in serie A2 (FotoSchicchi)

Al monologo di Vitali seguono la tripla di Charalampopoulos, l’entrata di Frazier, il libero di Benzing e l’appoggio del greco: nel flipper del terzo quarto la Fortitudo rimette la testa avanti 45-42 nonostante le percentuali ai liberi allarmanti (3/9 dopo 30’) e si prepara al rush finale.

Bologna è la fotocopia dei primi 10’ precedenti e Napoli a piccoli passi riesce a guadagnare terreno e a tradurre in punti gli errori dei locali (45-47 con tripla di Mc Duffie). Groselle sblocca i suoi dopo 4’ incespicanti, Mc Duffie replica dalla lunga e di nuovo l’americano (in una serata preoccupante ai liberi e con Benzing totalmente fuori fase) tiene in vita la Effe: 3/3 ai liberi di Procida impattano il risultato a poco più di 4’ dalla fine.

Corre il cronometro e sale la tensione su entrambe le sponde: appoggio di Rich, liberi di Frazier e 56-56. Parks trova il varco per appoggiare a canestro, Frazier smette di passare la palla in attacco bloccando Bologna e di nuovo Parks segna il libero del +3 a 43” dall’ultima sirena.

La Fortitudo si spegne e alza bandiera bianca dando a Napoli lo spazio per gli ultimi tiri liberi: dagli spalti piovono i fischi, la frustrazione e tutta l’amarezza per un ritorno in serie cadetta senza quella ‘fortitudinità’ tanto sbandierata nelle dichiarazioni di inizio stagione.

La Fossa espone lo striscione “Liberate la Fortitudo”: sipario.

Il tabellino

FORTITUDO KIGILI BOLOGNA 56 GEVI NAPOLI 64 FORTITUDO KIGILI BOLOGNA: Frazier 4, Manna ne, Aradori 4, Mancinelli ne, Durham 3, Zedda ne, Procida 5, Benzing 1, Fantinelli 2, Charalampopoulos 5, Groselle 19, Borra. All. Martino. GEVI NAPOLI: Zerini 4, Mc Duffie 15, Vitali 7, Velicka, Parks 9, Marini, Uglietti 4, Lombardi, Gudaitis 14, Rich 11, Grassi. All. Buscaglia. Arbitri: Paternicò, Begnis e Paglialunga. Note: parziali 12-14, 29-29, 45-42.

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