San Giovanni In Persiceto, 12 agosto 2024 – “Ci siamo abbracciati in un vortice di gioia e commozione e non abbiamo potuto trattenere le lacrime". A parlare è Roberto Giovannini, papà di Gaia, la pallavolista di Persiceto medaglia d’oro a Parigi che ha assistito alla finale assieme alla moglie Valentina e all’altro figlio ventenne Giacomo. "Dire che sono felice è poco – esulta la giovane pallavolista azzurra – si è avverato un sogno e non potevo chiedere di meglio. Sono molto orgogliosa". "Non riuscivamo a raggiungere Gaia appena finita la partita e dopo la premiazione – continua papà Giovannini –. Poi l’organizzazione ci ha chiamato, siamo riusciti a passare attraverso lo stretto servizio di vigilanza e l’abbiamo abbracciata, stringendola a noi, stringendo la medaglia d’oro. La commozione ha preso il posto delle parole ed è impossibile descrivere la sensazione di quel momento e allo stesso tempo è stato impossibile trattenere il pianto. Non ci sembra ancora vero. L’emozione è alle stelle. Credo che siano momenti che valgano una vita". Il papà, chiarendo che non è stato un giocatore di pallavolo come riportato da alcuni media, ma di baseball, ripercorre i passi che hanno portato Gaia da San Giovanni all’oro di Parigi. "Gaia – racconta Giovannini –, sui sei anni, dopo una breve esperienza nella danza, mentre eravamo al mare a Riccione, ci disse che voleva iniziare a giocare a pallavolo. E così è stato prima nel mini volley, poi nell’under 14 nell’Unione polisportiva Persicetana volley. Poi sugli 11-12 anni passò a Bologna all’Idea volley". Fino al decollo in A1 con Cuneo, Novara e Vallefoglia, dove gioca tuttora e dove giocherà ancora il prossimo anno: "Quindi le prime convocazioni in Nazionale, con cui, a giugno vince la Nations League. Poi la convocazione per le selezioni in visita delle olimpiadi di Parigi". Gaia parallelamente all’attività agonistica studia all’università Unipegaso ed ha scelto la facoltà di scienze motorie con indirizzo bio-sanitario. Nel tempo libero ama stare con gli amici e studiare. E appena le è possibile rientra a San Giovanni in Persiceto.
“Non posso che essere fiero – aggiunge papà Roberto – del suo impegno, della sua costanza, del suo sacrificio, visto che si allena tutti i giorni mattina e pomeriggio. Un impegno profondo che la sta ripagando". "Gaia – racconta Fausto Bongiovanni allenatore di pallavolo della Persicetana – iniziò a giocare a volley prima con mia figlia Linda nella categoria del mini volley e poi nell’under 14 con me. Aveva la pallavolo dentro. Lo si sentiva. Io ed altri allenatori, osservandola giocare, capimmo che aveva grandi possibilità e grandi doti. E tra me e me pensavo: questa ragazza diventerà un fenomeno".