Hackett non basta: Milano si porta sul 2-1

Daniel in grande serata realizza 18 punti, ma Melli ne fa 22 e regala il vantaggio a Messina. Domani c’è gara-4 ancora al Forum

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Olimpia Milano

94

Virtus Bologna

82

OLIMPIA MILANO: Melli 22, Grant 14, Rodriguez 8, Ricci, Biligha 2, Hall, Baldasso 3, Shields 19, Alviti, Hines 6, Bentil 8, Datome 12. All. Messina.

VIRTUS BOLOGNA: Tessitori ne, Cordinier 3, Mannion ne, Belinelli 14, Pajola, Alibegovic 3, Jaiteh 8, Shengelia 10, Hackett 18, Sampson 5, Weems 7, Teodosic 14. All. Scariolo.

Arbitri: Lanzarini, Mazzoni, Attard.

Note. Parziali: 31-27; 48-45; 78-68. Tiri da due: Milano 2343; Bologna 1834. Tiri da tre: 1123 ; 1125. Tiri liberi: 1519; 1316. Rimbalzi: 33; 30.

di Massimo Selleri

ASSAGO (Milano)

Buona la terza per Milano che nel secondo tempo trova in Nicolò Melli quel leader che non aveva avuto nei primi 20’ e così l’Olimpia si porta sul 2-1 in questa serie finale. Anche la V nera ha in Daniel Hackett quel giocatore che trascina tutta la squadra ad avere un cambio di passo, ma i bianconeri hanno viaggiato troppo a corrente alternata per poter vincere davanti a oltre 12mila tifosi che chiedono alla propria squadra di far valere il fattore campo. A differenza delle due gara precedenti questa volta sono gli attacchi a prevalere sulle rispettive difese, dando vita ad una partita che ha nel nervosismo il solo comune denominatore rispetto quanto si è visto a Bologna con le panchine che si sono beccate un fallo tecnico per parte. Giocare al corri al tira non è materia per nessuno dei allenatori, ma se Messina se lo può far piacere visto l’esito finale a Scariolo la cosa non è affatto gradita. Anche restringendo le rotazioni a chi è abituato a dare in contributo importante in questa fase del gioco la Segafredo non è riuscita a mettere un argine a chi alla fine ha segnato quasi 100 punti ed è questo il tallone d’Achille che l’ha portata ad essere sotto nella serie.

Dopo un inizio sprint dei padroni di casa (25-14) e un recupero altrettanto rapido degli ospiti (31-34) l’incontro vede comunque Milano riprendere il filo del discorso, mentre la Virtus per lo più insegue. A 8’44" dalla fine un fallo antisportivo a Toko Shengelia dà la svolta definitiva all’incontro sul piano dell’inerzia con la Virtus che si affida alle individualità. Melli infila il canestro del +10 lombardo (92-82) quando restano da giocare 2’56", mentre dall’altra parte il lungo georgiano non ne vuole sapere di entrare in questo atto della sfida. Sul 94-82 Alessandro Pajola sbaglia la tripla della disperazione con poco più di un giro di lancette al termine delle ostilità. Vince, quindi, l’Olimpia con gara quattro che si giocherà domani sempre qui ad Assago.

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