Il Bologna ritrova il bomber di scorta

Il numero 10 utilizzato dal tecnico come attaccante centrale è stato capace di garantire tre reti nelle sue ultime uscite.

di Marcello Giordano

Una buona notizia arriva dall’infermeria, in vista della volata finale e delle ultime tre giornate. Il Bologna ritrova il suo miglior attaccante centrale, numeri alla mano, del girone di ritorno: nel gruppo c’è Nicola Sansone. Motta ha iniziato a reinserire Marko Arnautovic tra Sassuolo e Roma, dopo l’infortunio del numero 9 del 4 gennaio con i giallorossi e la ricaduta con la Salernitana, ma l’austriaco, nell’ultimo turno è apparso ancora a corto di condizione.

Di più: l’ultima rete è datata 12 novembre, prima dello stop mondiale, complice gli infortuni. Non va meglio per colui che sarebbe dovuto essere la spalla di Arnautovic e il suo sostituto, Joshua Zirkzee, di recente punzecchiato dal tecnico, per la mancanza di cattiveria sotto porta: un solo gol per l’olandese, a segno il 16 ottobre a Napoli, in 19 presenze.

Si aggiunga all’elenco Musa Barrow, impiegato come punta causa emergenza, ma autore di un solo gol da gennaio: ma contro l’Udinese, schierato da esterno, a supporto proprio di Nicola Sansone. E allora il Bologna dà il bentornato al numero 10, che di gol ne ha segnati 3 nelle ultime 6 uscite: precisamente tre nelle tre nelle ultime 4 in cui è stato impiegato da titolare. A segno a Udine, il 15 gennaio, con Atalanta e Milan, l’8 e il 15 aprile. Peccato solo che nel mezzo abbia perso un mese per la frattura del mignolo del piede destro (rimediata a Udine) e un altro mese per una lesione al polpaccio.

Non si è risparmiato, il numero 10, nella speranza di strappare il rinnovo del contratto in scadenza a giugno.

Queste ultime tre partite potrebbero rappresentare l’ultima vetrina utile. Tra poco meno di una settimana Motta e la dirigenza si incontreranno per pianificare il futuro del Bologna e pure dei calciatori in scadenza (De Silvestri, Medel, Soriano e Sansone) e il numero 10 è quello che sembra avere qualche speranza in più di riconferma: ma dipenderà anche dal futuro dei vari Barrow, Arnautovic e Zirkzee, oltre che Van Hooijdonk.

Dipenderà anche da quanto sarà pronto a rinunciare Sansone, che guadagna 1,6 milioni e ha già fatto capire che vorrebbe restare ed è pronto a un sacrificio: ma non a tutti costi. E allora il finale, per lui, rappresenta anche la possibilità di mettersi in mostra per strappare offerte da altre piazze. Nelle ultime quattro gare in cui è stato titolare, il Bologna ha raccolto 3 vittorie (le due sfide con l’Udinese e l’Atalanta) e un pareggio (con il Milan). Considerando le due gare in cui è partito dalla panchina si aggiungono un pareggio (Salernitana) e una sconfitta (Verona).

Segno che con lui il Bologna ha reso di più e giocato meglio.

La storia di Motta a Bologna racconta come di rado i reduci da infortunio partano titolari, ma Sansone è un arma in più, specie viste le difficoltà in primis di Barrow, Zirkzee e Arnautovic.

Non a caso si sprecano i nomi di potenziali giocatori a cui il Bologna sarebbe interessato in vista del mercato estivo: l’ultima indiscrezione porta al ventenne greco Fotis Ioannidis (23, Panathinaikos), che seguono le segnalazioni relative a Orban (20, Gent), Boniface (22, Union Saint Gilloise), Miovski (23, Aberdeen) Duk (23, Aberdeen).

Prima, però, c’è un finale da giocare e un summit di mercato da tenere tra tecnico e dirigenza. E c’è un Sansone intenzionato a mettere in difficoltà il Bologna e a riscrivere la parte conclusiva di una storia che pare scritta.

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