Il fair play porta il Granamica fino a Losanna

L’under 15 nell’ottobre 2021 fece tornare sui suoi passi l’arbitro che aveva concesso un rigore inesistente. Il gesto ha fatto il giro del mondo

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di Marcello Giordano

Il gesto di fair play della Granamica ha fatto il giro del mondo. La società, frutto dell’unione tra Granarolo, Minerbio e Ca’ de Fabbri, sarà ricevuta a Losanna, in Svizzera, per la consegna del riconoscimento ‘Jacques Rogge’ da parte del Cifp. Tradotto, riceverà il premio nella categoria giovanile per da parte della commissione internazionale per il Fair Play: lo ha comunicato con una lettera il presidente della commissione Jeno Kamuti, lettera trasmessa per conoscenza anche al distretto italia del Panathlon. Il motivo del premio risale al 10 ottobre 2021 e al campionato Under 15 di calcio. Di fronte Zola Predosa e Granamica, ospiti avanti 0-1 e in corsa per la vittoria del campionato. Al quarto d’ora del primo tempo l’arbitro assegna un rigore in favore del Granamica, quando un difensore dello Zola va addosso sullo slancio a Dall’Osso, ma dopo aver preso il pallone. Gli ospiti hanno l’occasione per ipotecare il match, ma nessuno del Granamica chiede il penalty e anzi il capitano Nicolas Garrinella e il tecnico Emanuele Brunetti, di professione educatore, hanno un breve conciliabolo e poi decidono di andare dall’arbitro, convincendolo a tornare sui propri passi. Finisce con la sconfitta del Granamica, che dice così addio al campionato. Ma la storia trova ampio spazio prima sulle pagine proprio de il Resto del Carlino e poi su stampa, radio e tv locali e italiane, facendo il giro del mondo.

Il premio sarà probabilmente consegnato tra febbraio e marzo: "Aspettiamo di conoscere la data esatta", dicono Nicolas Garrinella, capitano di quell’Under 15, il direttore del settore giovanile Granamica Gianluca Baldazzi, il vice presidente Daivede Tebaldi, il sindaco di Granarolo Alessandro Ricci.

L’annuncio del premio è stato dato nell’ambito di una conferenza organizzata a Palazzo d’Accursio con l’assessora allo sport Roberta Li Calzi, il Governatore del Panathlon International Emilia Romagna Marche Francesco Franceschetti e il numero uno del Panathlon Bologna 1957 Paolo Foschini.

"Dove non arriva il Var tra i professionisti, può arrivare l’onestà di un gruppo di ragazzi e del suo allenatore educatore", racconta quest’ultimo.

"Premio meritato, anche perché il gesto non era scontato ed è costato", insiste Baldazzi. Cosa sia costato lo spiega capitan Garrinella: "Lacrime e tante. Eravamo in corsa per il campionato e perdendo quella partita ci è sfuggito. Ma è stato giusto così. Lo abbiamo fatto e lo rifaremmo".

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