Il caso Zalewski scalda la vigilia di Genoa-Roma (sotto gli occhi del tennista Tsitsipas atteso in tribuna). Non che De Rossi, con una classifica ancora poco brillante dopo le prime tre gare, ne avesse bisogno. Il calendario offre un tour de force da qui al 6 ottobre, ma a tenere banco è il caso del giocatore finito fuori rosa. "È una scelta societaria, non mia, quello di escluderlo ed è legata al contratto – ha detto ieri Daniele De Rossi –. Di definitivo non c’è nulla, ma dovete parlare con la dirigenza".
Zalewski ha prima rifiutato il rinnovo contrattuale, poi ha detto no al trasferimento al Galatasaray. Malumori che coinvolgono anche Paredes, Cristante e Pellegrini. "Gente con la quale lo scorso anno abbiamo avuto una media di due punti a partita – ha detto ancora De Rossi –. Perché è vero che come squadra non abbiamo fatto benissimo negli ultimi anni arrivando sesti, ma questi calciatori il loro impegno non lo hanno fatto mai mancare. Dobbiamo rispettare atleti che per anni hanno tirato la carretta, persone come Pellegrini e Cristante ricevono meno rispetto di quanto gli spetti".
Sul campo De Rossi studia il 3-5-2 con Hermoso tra Mancini e Ndicka, Koné dovrebbe fare il suo esordio al posto di Pellegrini e davanti la coppia Dybala-Dovbyk con Soulé in panchina.
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