Il mondo del nuoto piange la scomparsa di Riccucci Orsi: "È stato come un secondo padre per me"

Morto a 74 anni il numero uno del Cn Uisp da lui creato. Il ricordo della Grimaldi:. "Era sempre presente"

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di Alessandro Gallo

Il mondo del nuoto e quello del Cn Uisp piangono la scomparsa di Mauro Riccucci, 74 anni, che del nuoto Uisp è stato l’anima, il cuore nonché l’artefice dei grandi successi ottenuti nel terzo millennio da Bologna. Il Circolo Nuoto Uisp era una sua creatura, anche se Mauro non ne è stato il primo presidente. Ma da una quarantina d’anni, il numero uno era lui e, grazie a lui, sono arrivati tanti successi. Primo fra tutti quello della squadra di pallanuoto portata in serie A. Poi qualche difficoltà economica, la decisione di andare avanti con il nuoto di base. Una scelta ricca di soddisfazioni perché, in rapida successione, il Cn Uisp avrebbe prodotto i tre moschettieri in tre discipline diverse. Martina Grimaldi nel fondo (il bronzo ai Giochi di Londra 2012), Marco Orsi nella velocità (due partecipazioni ai Giochi Olimpici e più di trenta medaglie internazionali), Sara Sgarzi nel sincronizzato con la storica partecipazione ai Giochi di Rio de Janeiro. Pacato e battagliero, fiero delle origine toscane, di profonda cultura politica e sportiva: sono in tanti a piangere Riccucci.

"Mauro – dice Sara Sgarzi – è stato, è, e rimarrà sempre un pezzo della mia infanzia e della mia storia sportiva. Mi ha accompagnato nel mio percorso fino da piccola all’interno della piscina, ma anche al di fuori, sostenendomi e appoggiandomi in tutto e per tutto. Un grande tifoso con lo sguardo affettuoso di una persona di casa, un pilastro della società a cui, nonostante la distanza, sono rimasta sempre legata. Mi addolora moltissimo la sua perdita. Lo ricorderò sempre con affetto e gratitudine".

Non è da meno Marco Orsi. "Mi ha preso che ero un nanetto in piscina – spiega –. Mi ha dato la possibilità di crescere, di girare il mondo con il nuoto. E’ stato come un secondo padre. E anche quando ho lasciato il Cn Uisp è stato un signore. Ci siamo parlati, capiti, compresi. L’affetto non è mai venuto meno".

Aggiunge Martina Grimaldi.

"Dopo le gare era sempre il primo a chiamare, a informarsi. A sincerarsi se tutto era andato per il verso giusto. Il mondo del nuoto gli deve tanto".

Lorenzo De Sanctis, direttore sportivo del Cn Uisp, ricorda l’allergia per i messaggini. "Prendeva appunti, con carta e penna. E preferiva l’incontro diretto con le persone". Per Fabio Casadio è stato un amico di tante battaglie sportive. "Ha aiutato tutti a crescere". Il Cn Uisp, in autunno, taglierà il traguardo del mezzo secolo di vita. Mauro ci teneva, perché il Circolo era una sua creatura. E il Cn Uisp lo ricorderà. Mauro lascia la moglie Antonietta e i figli Lorenzo e Francesca. Domani l’ultimo saluto a Mauro: dalle 14,30 camera ardente all’obitorio dell’ospedale di San Giovanni in Persiceto e, alle 16, la messa a Sant’Agata.

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