"Il nostro pubblico è da Eurolega Dobbiamo essere bravi a meritarlo"

Doccia di emozioni per coach Luca Dalmonte, alla sua prima volta da head-coach della Fortitudo sotto la volta del ‘Madison’ e ai suoi primi due punti stagionali dopo la sconfitta contro Cento. La squadra ha così ricambiato l’affetto dei 3.530 abbonati, un numero per certi versi inatteso dopo la parabola dell’ultima stagione. "Forse, oltre ai giocatori, dentro la doccia di emozioni c’ero anch’io – dice il coach –. È un qualcosa che tengo per me, in quanto speciale e straordinario. Il numero degli abbonati significa fidelizzazione verso questo simbolo, che è assolutamente unico: in altre piazze festeggiano i 1.500 abbonati in serie A: da questo punto di vista siamo da Eurolega, non da campionato nazionale. Questo ci dà un senso di responsabilità, perché deriva dai numeri che ci offre chi ci segue".

In controtendenza rispetto alle sue abitudini, Dalmonte fa un plauso a uno su tutti. "Abbiamo vinto grazie alla continuità sui 40’ e il contributo di tutti, questo per noi è importante. Non voglio parlare dei singoli quando analizzo la partita, ma come tutte le regole esistono le eccezioni e questa me la sento dal cuore. Oggi parlo di Ygor Biordi, come ho fatto davanti alla squadra. Sia a Cento sia con Nardò non c’è stata l’occasione di schierarlo, ma la sua occasione ci sarà. Merita la chance da parte mia e della squadra per quello che fa tutti i giorni. Sarà utile ed è necessario il rispetto per come lavora ogni giorno". Gara solida quella della Effe, che superato l’impatto dei primi 10’ ha saputo controllare l’inerzia e rispettare il piano partita. "Abbiamo reso facile, e non era scontato che lo fosse, una partita dove l’impatto emotivo ha inciso, per me e per la squadra. Con il contributo di tutti abbiamo giocato una partita secondo me solida, sia difensivamente sia offensivamente e al netto di qualche sbavatura. I canestri si possono realizzare o meno, ma è importante avere il senso della partita: abbiamo fatto un buon lavoro sulle loro risorse Stojanovic, Poletti e Vasl".

Giacomo Gelati