Il rebus Dall’Ara: piani e strategie Ma l’opera ancora non parte

Sono stati più di due 200 i milioni versati nelle casse del Bologna da Joey Saputo: e nonostante il Covid abbia contribuito notevolmente alle perdite degli ultimi anni, il patron rossoblù è pronto a metterne altri 110 circa per il restyling del Dall’Ara, operazione che inizialmente sarebbe dovuta costare 60 milioni al club e 100 in totale, i cui costi sono lievitati.

Saputo e Fenucci depositarono il primo progetto in Soprintendenza. Da allora sono passati due anni, complice un cambio di programma del Comune, con Merola che nel 2018 disse no all’inclusione dei Prati di Caprara e alla cittadella della moda a sostegno dell’operazione, costituendo il Comune come partner.

Saputo e il Bologna sperano nel via libera al restyling a marzo, quando dovrebbe arrivare l’ok al progetto pnrr per l’antistadio e pure per l’allestimento dello stadio temporaneo in zona Caab, opera da circa 15-20 milioni e 16.500 posti, che diventerà poi casa della Primavera. Ma a distanza di 6 anni dall’inizio dell’operazione, si aspettano ancora i permessi definitivi, annunciati come imminenti a club e amministrazione pubblica.

m. g.

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