MARCELLO GIORDANO
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Italiano, l’"anno zero" inizia domani. Nessun pensiero alla Champions

Nel post-Empoli il tecnico ha dato una scossa all’ambiente: da parte il passato e l’Europa, testa solo al Como

Italiano, l’"anno zero" inizia domani. Nessun pensiero alla Champions

Vincenzo Italiano, 46 anni: a Como domani cerca la sua prima vittoria sulla panchina del Bologna dopo i due pari con Udinese ed Empoli e il ko di Napoli (Alive)

"Ripartiamo da zero", ha detto Vincenzo Italiano dopo il pareggio con l’Empoli, tirando in ballo cessioni, infortuni e Thiago Motta, utilizzando un concetto che ha fatto discutere, dopo un’estate in cui la dirigenza aveva predicato continuità tecnica e di risultati e l’intenzione di confermarsi tra le pretendenti all’Europa. Ma azzerare i conti con il passato è quello che sente di dover fare il Bologna per ripartire all’interno di un nuovo progetto e di una stagione che sarà tutta un’altra storia: non fosse altro perché l’asticella si è alzata e con essa il livello di pressione, che insieme ai paragoni con il passato può schiacciare i rossoblù.

Con la cittadinanza onoraria a Saputo, si è chiusa l’ultima finestra sulle celebrazioni per l’approdo in Champions. "Ora testa al Como, match importantissimo", è il messaggio che filtra forte e chiaro da Casteldebole, a due giorni dalla trasferta in riva al lago. Dopo un pareggio dal sapore di occasione persa con l’Udinese, una sonora sconfitta senza appello a Napoli e un pareggio non senza brividi con l’Empoli urgono risposte e i tre punti: non dovessero arrivare, il Bologna potrebbe ritrovarsi al terzultimo posto (in caso di pareggio) o penultimo (in caso di ko), dopo 4 giornate, con la penultima difesa, dopo aver chiuso l’ultimo torneo con il terzo miglior reparto arretrato della serie A, a proposito di paragoni scomodi con il passato.

C’è un intero campionato da giocare, ma non c’è dubbio che Como rappresenti già un crocevia, reso ancor più scomodo dal fatto che in riva al lago tornerà la serie A per la prima volta dal 2003 e il clima si preannuncia caldo e con Sinigaglia esaurito. Che il Bologna sulla carta sia più forte e con giocatori di rango più alto non ci sono dubbi: serve una prova di forza per dimostrare la tenuta mentale di un gruppo che si appresta a iniziare un tour de force fatto di 10 gare nel prossimo mese e mezzo, con 6 trasferte tra campionato e Champions.

Il tutto dovendo convivere con gli infortuni, l’attesa per lo Shakhtar e aspettando risposte da Karlsson e dalle punte Castro e Dallinga, a caccia del primo gol all’interno di un Bologna che deve ancora trovare il gol su azione. L’inizio di stagione ha alimentato qualche dubbio sulla tenuta e il livello dei rossoblù attuali: urgono i punti come risposta, per dare respiro alla classifica, evitare di perdere contatto dall’alta quota e che la parola crisi inizi a insinuarsi nei discorsi che riguardano i rossoblù. Urge la prima vittoria dare respiro e fiducia al gruppo e a Italiano su questo nuovo corso e che il Bologna è a diventare in tutto e per tutto la squadra del nuovo tecnico, chiudendo la fase di transizione con il passato.

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