
Vincenzo Italiano, 47 anni, mentre incita i suoi giocatori (Schicchi)
Vincenzo Italiano finalmente si libera della scimmia dei minuti finali in cui il suo Bologna regala punti. E lo fa al Meazza, nella tana dei campioni d’Italia.
"Uscire da questo campo con dei punti è sempre motivo d’orgoglio – dice il tecnico –. Questa volta nel finale di partita siamo stati bravi, non abbiamo commesso errori e abbiamo fatto prevalere la sostanza su tutto il resto".
Pragmatismo, solidità, classifica che sorride: e anche un figurone nella Scala del calcio. "Uscire da San Siro imbattuti accresce la nostra autostima", dice il tecnico. Che si dice soddisfatto anche della prova di chi ieri si è preso la titolarità dopo tante panchine.
"Chi mi conosce sa quanto ci tenga a coinvolgere tutti – aggiunge –. Ho avuto le risposte che cercavo da Moro, da Casale, da Lykogiannis, ragazzi che lavorano sempre duro e che si sono fatti trovare pronti".
A dire il vero le sbavature, specie di Lykogiannis, non sono mancate: ma chi non sbanda qualche volta davanti alla corazzata di Simone Inzaghi? Ha ragione Italiano a uscire dal ventre del Meazza col sorriso.
"Volevamo raggiungere i 30 punti in classifica e ci siamo riusciti" spiega il tecnico. Dopodiché, come detto, nel calcio la perfezione non esiste.
"Il primo gol dell’Inter forse è viziato da un fallo su Odgaard, l’arbitro era girato dall’altra parte e il Var evidentemente ha comunicato altro", osserva. Il disappunto vero nasce invece dalla rete del 2-1 di Lautaro che ha rischiato di tagliare le gambe alla squadra prima dell’intervallo.
"Il primo tempo stava per finire – sottolinea – e in quel frangente dovevamo mettere il pallone in ghiaccio. Non ci siamo riusciti e abbiamo preso un gol più che evitabile. Ma nella ripresa abbiamo avuto una grande reazione, siamo tornati dentro la partita, l’abbiamo pareggiata creando altre occasioni. Certo, abbiamo anche sofferto e qualcosa abbiamo concesso. Ma di fronte c’era l’Inter e noi da questa partita usciamo dal campo contenti e a testa alta".
Missione Meazza compiuta: e sabato arriva il Monza. Anche se è più facile che i pensieri convergano sul Borussia Dortmund, avversario dei rossoblù martedì al Dall’Ara.
"Le partite in Champions ci hanno aiutato ad alzare il livello delle nostre prestazioni – osserva Italiano –. Adesso ne restano due e vorremmo tanto toglierci una soddisfazione piena (tradotto: una vittoria, ndr)".
Nell’attesa si gode un Castro che, assicura Italiano, "ha margini di crescita mostruosi: oggi sfidava una difesa di gente forte ed esperta come De Vrij e Bastoni eppure ha fatto una grande prestazione. Se resta con i piedi per terra diventerà un grande attaccante". E il mercato? "Siamo vigili, vediamo quello che succederà negli ultimi giorni", taglia corto l’uomo che ha fatto tremare San Siro.
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