"L’UnipolSai vuole dare un segnale di speranza"

Il presidente Bissa "Se me lo avessero detto, non ci avrei creduto. E la Coppa Campioni forse non si fa"

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Pierluigi Bissa, 45 anni, aveva immaginato un 2 aprile molto diverso da quello che dovrà affrontare. Sulla carta, oggi avrebbe dovuto essere la vigilia dell’inizio del campionato di baseball di A1. La sua UnipolSai Fortitudo – Bissa è stato nominato presidente, dopo che Stefano Michelini aveva rassegnato le sue dimissioni – domani e sabato avrebbe dovuto esordire contro Collecchio. Con lo scudetto, il secondo consecutivo, sul petto e l’aggiunta della Coppa dei Campioni, conquistata lo scorso giugno, nella magica notte del Gianni Falchi.

Trionfi che sono finiti dalla storia alla leggenda, ma che oggi appaiono tanto lontani.

Bissa, che nella vita di tutti i giorni è un avvocato, si divide tra Rimini, dove abita, Riccione, dove ha lo studio e Bologna.

"Se me lo avessero detto a gennaio – dice – non ci avrei creduto. Adesso dobbiamo guardare avanti con fiducia".

Il presidente della Fibs Andrea Marcon ha giocato d’anticipo e, dopo aver spostato l’inizio della stagione di due settimane, nell’ultima delibera ha rinviato tutto al 14 giugno.

"Quando speriamo che l’emergenza sia un lontano ricordo – aggiunge Bissa –. All’inizio non è stato facile capire cosa fare. Da un lato era stata lasciata la porta aperta dal governo per gli sport professionisti, Dall’altro il Comune ha optato per la chiusura degli impianti. La scelta migliore nel nome della salute. Anche se il campo ci manca".

Inizio il 14 giugno: una settimana prima, da calendario internazionale, ci sarebbe la Coppa dei Campioni a Ostrava.

"Credo che, al 99 per cento, la coppa non si giocherà. L’Italia potrebbe essere fuori dall’emergenza, come tutti ci auguriamo. Ma le altre nazioni? Resteremo in carica per un altro anno, ma l’albo d’oro, alla voce 2020, sarà vacante".

Osman Marval, Raul Rivero, Andy Paz e Murilo Gouvea-Brolo rimangono per il momento nelle rispettive nazioni.

"Ma siamo in contatto con loro. Il nostro direttore sportivo, Christian Mura parla con loro quotidianamente. Quando sarà finita l’emergenza, torneranno al Gianni Falchi".

In mezzo a tanti dubbi, una certezza: il gruppo Fortitudo è solido e deciso a battersi, con le proprie armi, contro il Covid-19.

"Ho visto i video dei nostri ragazzi, a partire da capitan Vaglio, che si allenano in casa. Ci siamo attivati per sensibilizzare i tifosi verso la Protezione Civile. Lo sport è importante: vogliamo dare segnali di speranza e fiducia. Continueremo a essere presenti cercando di coinvolgere gli appassionati del baseball. In attesa di ritrovarci tutti al Gianni Falchi. E, ne sono certo, in sicurezza, ci ritroveremo tutti quanti. Con i nostri campioni".

Alessandro Gallo© RIPRODUZIONE RISERVATA

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