La boxe fa festa al Fuori Orsa e omaggia il maestro Rubini

Un successo la riunione organizzata al Dlf dalla Sempre Avanti e dalla Pugilistica Navile

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Il momento più toccante dell’evento ’Dietro La Ferrovia Boxing bar’ è stato l’omaggio al maestro Romano Rubini da parte degli ex pugili della Sempre Avanti riuniti sul palco tra cui i campioni Simone Rotolo, Christian Cavazza e Paolo Pesci.

Diverse centinaia, invece, le persone che hanno assistito alla riunione di pugilato con anche alcuni incontri di kick boxing che si è svolta sul ring montato all’aperto negli spazi del Fuori Orsa al Dlf in via Serlio, grazie all’organizzazione della Sempre Avanti e della Pugilistica Navile (con ingresso gratuito).

Per quanto concerne i risultati Daniele Fermani (Pugilistica Navile) ha battuto ai punti Cristian Malaguti (Sempre Avanti), Martin Musolesi (Sempre Avanti) si è imposto ai punti su Giovanni Vitti (Pugilistica Quero Chiloiro, Taranto), Matteo Di Giacomo (Pugilistica Navile) ha sconfitto prima del limite Ivan Gimmi (Pugilistica Quero Chiloiro), Oumar Camara (Pugilistica Navile) ha perso ai punti con Vito Speciale (Quero Chiloiro), Luigi Balzano (Sempre Avanti) non ce l’ha fatta con Vincenzo Campanelli (Quero Chiloiro), Dionis Hoznas (Pugilistica Navile) ha perso sempre ai punti con Francesco Magrì (Quero Chiloiro) e Federico Tessari (Sempre Avanti) si è imposto ai punti su Hamza El Haid (Circolo Polisportiva Campogalliano).

Sul fronte rosa applausi per Imen Khebir (Sempre Avanti) che ha avuto la meglio ai punti su Noemi Ferrara (Iron Gym Club Scandiano), mentre Chiara Gregoris (Pugilistica Navile) ha battuto ancora ai punti Rebecca Sanguineti (Bruno Arcari Boxing Team Genova).

Diverse anche le esibizioni di giovani boxeurs tra cui quella del promettente italo-cubano Gabriel Caniati.

"Come dagli obiettivi iniziali – commenta Patrizio Del Bello, presidente della Sempre Avanti – torniamo a organizzare la boxe e lo facciamo con un evento che non possiamo che descrivere ottimamente riuscito davanti a ben settecento spettatori".

Matteo Alvisi

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