La Superlega del popolo

Corrado Piffanelli

Fa discutere il nuovo format della Supercoppa a quattro squadre, ma state tranquilli: è solo un primo passo verso una versione a 8 o anche 16 squadre che arriverà a breve. A dispetto di quanti fingono di battersi per il calcio del popolo, l’organizzazione è sempre più piramidale e sempre più verticistica: i top club avranno a breve una Champions League a 36 squadre con maxi-gironi di campionato ed un minimo di otto gare garantite più spareggi e tabellone per le prime 24. Ci sarà un campionato mondiale per club a 32 squadre, a uso e consumo ovviamernte solo dei top club. La Supercoppa, dopo Germania e Spagna, sarà disputata a quattro squadre anche in Italia. Inoltre si pensa di ridurre la serie A a 18 e di tagliare quindi due meravigliose favole di provincia che di anno in anno possono affacciarsi al mondo dei grandi. In nome del calcio del popolo dal 2026 il Mondiale avrà 104 partite e non più 64, con tutta la prima fase completamente inutile. Ma non basta: si organizza una Coppa Italia in cui per una piccola è praticamente impossibile arrivare in fondo, perchè chiamata a giocare in trasferta nella nebbia e nel gelo contro tutti i top club: quest’anno c’è l’eccezione della Cremonese che appunto conferma la regola. Il calcio del popolo è questo secondo i padroni del pallone: tutti tornei di superelite, un gigantismo esasperato e un’esplosione incontrolalta di gare ai massimi livelli. E le altre a guardare. E’ la Superlega del popolo.

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