Chiuso il precampionato la Virtus ora ha dieci giorni per preparare la semifinale di SuperCoppa. La filosofia con cui la Segafredo affronta la stagione è identica a quella dell’anno scorso: a tutte le manifestazioni a cui si partecipa si gioca per vincere sapendo che l’Eurolega ha la priorità su tutto. Non ci sono particolari pressioni, quindi, sulla gara che mercoledì 28 settembre vedrà la sfida con Milano. Se è vero che questo è il primo trofeo ufficiale dell’anno c’è, però, una strana tendenza che lo accompagna: nel 2020 lo vinsero i meneghini imponendosi in finale ma, poi, persero lo scudetto proprio sotto le Due Torri, mentre nel 2021 furono i bianconeri ad aggiudicarselo battendo i biancorossi a cui, guarda caso, dovettero cedere il titolo italiano. Nonostante ci sia un po’ di tempo per lavorare la Virtus arriverà non del tutto preparata a questo appuntamento. I due registi azzurri Nico Mannion e Alessandro Pajola tornano oggi ad allenarsi alla palestra Porelli, Scariolo raggiungerà l’Arcoveggio nei prossimi giorni, e comunque nella sfida contro Milano non ci saranno due "pezzi da novanta" come Awudu Abass e Toko Shengelia. Inoltre, per ragioni diverse, negli ultimi test precampionato non sono stati a disposizione né Daniel Hacket né Milos Teodosic.
Chiamandosi Virtus e con gli investimenti importanti fatti dal presidente Massimo Zanetti, il patron della Segafredo, è normale che ci siano delle aspettative importanti e che i tifosi sperino di aprire anche quest’anno la bacheca. Ci vorrà un po’ di pazienza, anche perché gli infortuni di Abass e di Shengelia sono la dimostrazione che la sfortuna non ha del tutto abbandonato i bianconeri.
Chiudere la fase regolare dell’Eurolega nei primi otto partecipando ai playoff non dà riconoscimenti particolari ma garantisce già la partecipazione al massimo campionato continentale nella prossima stagione.
Massimo Selleri
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