La Virtus rompe gli indugi e cerca un pivot

Serve un centro affidabile perché Jaiteh e Bako, per motivi diversi, rappresentano l’anello debole. Giovedì c’è Milano in Eurolega

La Virtus rompe gli indugi e cerca un pivot

La Virtus rompe gli indugi e cerca un pivot

di Massimo Selleri

Un mese di tempo per scovare un centro straniero che possa far fare un salto di qualità alla squadra. Con questo obiettivo la Virtus sta scandagliando il mercato avendo individuato nella coppia composta da Mam Jaiteh e Ismael Bako, uno dei principali punti deboli della formazione allenata da Sergio Scariolo. La figuraccia casalinga rimediata contro Napoli ha ovviamente rafforzato all’ennesima potenza questa convinzione alimentando anche l’ironia più spietata dato che sui social si legge come non debba poi essere così difficile trovare un giocatore che garantisca una prestazione migliore rispetto a quelle prodotte dagli attuali pivot. La situazione dei due giocatori è molto diversa, nel caso di Bako la questione sembra essere meramente tecnica, mentre con Jaiteh sembra esserci un problema anche di atteggiamento. Questo è quanto si vede dall’esterno e se è vero che il belga non ha preso parte alla sfida contro i partenopei per scelta tecnica, è altrettanto vero che il francese dà sempre più l’impressione di essere un musicista che suona uno spartito tutto suo rispetto al resto dell’orchestra. Il momento di difficoltà non dipende, però, solo dalla poca consistenza sotto canestro. I bianconeri hanno perso 4 delle 10 partite che si sono disputate nel girone di ritorno, hanno vinto una sola volta nelle ultime otto gare di Eurolega e hanno perso la finale di Coppa Italia. I numeri non spiegano quanto Scariolo abbia dovuto farei conti con le assenze, o meglio che gli infortuni che hanno colpito in modo quasi scientifico alcuni giocatori chiave come Alessandro Pajola, Isaia Cordinier e Abi Abass costringendo lo staff tecnico a fare i salti mortali per schierare una formazione che avesse un senso nella serie A, dove il numero di atleti stranieri è contingentato.

In questa situazione l’attuale primo posto ha uno spessore rispetto a un quadro di normalità, ma è bene che i segnali trasmessi dalla squadra non siano sottovalutati e quello di sabato dice che sta venendo meno quel senso di unità che aveva caratterizzato tutta la prima parte della stagione. Giovedì si disputa l’ultima gara di Eurolega con la Virtus che ospita Milano per un incontro che non vale nulla dato che comunque finisca i bolognesi saranno quattordicesimi.

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