La Vuelle spezza il tabù Fortitudo ko a domicilio

Ma sul successo c’è l’ombra dell’infortunio a capitan Delfino: probabile lesione della fascia plantare del piede sinistro. Robinson, buon rientro

Robinson, che guerriero. Un buon rientro per il folletto biancorosso. dopo il Covid

Robinson, che guerriero. Un buon rientro per il folletto biancorosso. dopo il Covid

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FORTITUDO : Banks 12, Aradori 16, Mancinelli 2, Manna ne, Hunt 16, Pavani, Fantinelli 4, Baldasso 6, Cusin, Totè 21. All. Dalmonte.

CARPEGNA PROSCIUTTO: Drell, Massenat 14, Filloy 12, Cain 6, Robinson 10, Tambone 12, Mujakovic ne, Eboua 2, Serpilli ne, Filipovity 16, Zanotti 7, Delfino. All. Repesa.

Arbitri: Mazzoni, Grigioni e Morelli.

Note - Parziali: 25-25, 41-56, 58-68. Tiri liberi: Fortitudo 1014, Vuelle 35 Tiri da 3: Fortitudo 918, Vuelle 1431. Rimbalzi: Fortitudo 28, Vuelle 33.

Esce dal tunnel la Vuelle e lo fa su uno dei campi che regala più soddisfazione ai suoi tifosi, quello della Fortitudo. Come un anno fa. Solo che allora contava solo per l’orgoglio mentre stavolta, oltre che pesare parecchio in chiave salvezza, rimette in corsa la squadra per i playoff. Una vittoria sulla quale c’è l’ombra pesante dell’infortunio a Delfino: probabile lesione della fascia plantare del piede sinistro per il capitano, che dopo 2’35’’ prende direttamente la via degli spogliatoi, zoppicando. Per fortuna il Covid grazia Robinson, negativo sul filo di lana: proprio il play firma il canestro decisivo sul 10° assist di un favoloso Cain, play aggiunto di serata. Primo quarto di marca bolognese, con un Totè di nuovo scatenato contro gli ex: sul 25-17, però, una tripla di Zanotti di tabella scuote i compagni e il parziale di 7-0, a fil di sirena con una virata di Robinson nel cuore dell’area, vale la parità. Dopo di che la Vuelle prende il volo esplodendo fuochi d’artificio a raffica dalla linea dei 6.75: il 611 nelle triple di questo parziale tramortisce la difesa della Fortitudo, sin troppo permissiva. Paga, la squadra di Dalmonte, anche le rotazioni corte, priva dei due Usa Saunders e Whiters. L’americano lo fa Totè, incontenibile, mentre la guardia montata su Adrian Banks, funziona almeno fino all’intervallo, al quale il bomber si accomoda con soli 5 punti segnati. La Vuelle vi arriva invece con una dote di 15 punti ed un 2° quarto stellare in cui segna 31 punti, con Massenat tornato a far male. Ma si capisce che non può durare e che servono alternative al tiro da tre. Bologna infatti gioca la palla sotto dove l’intesa fra Hunt e Totè fa danni grossi mentre Pesaro non segna più. La Fortitudo risale sino al -2 con Aradori (58-60) ma quando il fiato sul collo si fa sentire Filipovity sgancia la bomba che sblocca la squadra, l’inerzia torna in mano biancorossa e all’ultimo intervallo ci sono 10 punti da gestire. Finita? Manco per sogno. Banks scalda la mano e trascina i suoi fino al sorpasso firmato con un gioco da 4 punti (74-72) a 4’ dal gong. In quel frangente Pesaro si dimostra lucida servendo Cain sotto per il pareggio, quindi Filloy infila il quarto siluro della sua serata (74-77). Baldasso trova una nuova parità, poi al 39’ arriva la magia di Cain per Robinson. Da lì solo palle perse per ambedue i team: ma l’ultima, scippata a Banks, vale i due punti.

Elisabetta Ferri

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