REDAZIONE BOLOGNA

L’analisi del tecnico: "Non cerco alibi, ma le assenze hanno pesato. Ora pensiamo alla prossima». Cagnardi: "Poca fisicità da opporre. Complimenti ai nostri avversari»

La Fortitudo Bologna sconfitta pesantemente da Cantù: mancanza di mordente e fisicità evidenziano criticità. Prossimo ostacolo: Cividale.

Cagnardi: "Poca fisicità da opporre. Complimenti ai nostri avversari"

Il tecnico Devis Cagnardi durante una partita: sesta sconfitta per la Effe

Senz’altro incerottata (leggere alla voce Sabatini, Aradori e Cusin), ma talmente sgraziata da sembrare irriconoscibile. Il ‘trentello’ incassato nella non-partita sul parquet di Desio è lo specchio di una Fortitudo ancora indecifrabile, dove le vittorie non convincono appieno e dove le sconfitte, 6 fino a questo momento, palesano una contagiosa mancanza di mordente. E così i 53 punti di divario nelle valutazioni di squadra (116-63) forse raccontano meglio la serata: 43 a 29 nei rimbalzi, 28 a 16 negli assist, per riportare solo le statistiche più rilevanti di una notte buia. "Complimenti a Cantù – dice coach Devis Cagnardi a fine gara –, noi oggi avevamo poca fisicità da opporre, abbiamo iniziato cercando di tenere botta, ma con i falli del nostro americano siamo rimasti senza centri. Abbiamo subito in area e quando ci siamo chiusi loro hanno infilato quattro triple. Abbiamo cercato una reazione di orgoglio, ma quello che abbiamo messo in campo è troppo poco". Sulla strada biancoblù lo scoglio Cividale, banco di prova cruciale per la Effe.

"A Cividale cercheremo di mettere in campo una faccia diversa. Le assenze? Onestamente hanno inciso perché Cusin è il nostro cambio dei lunghi e senza Freeman siamo troppo leggeri. Aradori è il migliore esterno del campionato e Sabatini sarebbe stato quello capace di costruire qualcosa in certe situazioni. Ma non ho mai preso le assenze ad alibi, potevamo fare qualcosa di meglio, essere così deficitari fisicamente è stato pagato, ma non piangiamoci addosso". Rotazioni ridottissime e la mancanza di apporto dalla panchina. "Serve qualcosa di meglio anche dalla panchina, oltre al fatto che Freeman sia più furbo nell’usare i falli dato che non ci possiamo permettere di giocare senza di lui. E maggiore fiducia in attacco, perché abbiamo preso e sbagliato tiri non contestati".

Giacomo Gelati

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