
Virtus Bologna Basket
L’Eurolega, si sapeva, in questa stagione scatterà in anticipo perché l’allargamento a 20 squadre comporterà un numero maggiore di squadre, l’abolizione delle finestre per gli impegni delle nazionali e l’inizio della stagione il 30 settembre. Questo significa che la Virtus dovrebbe ritrovarsi – condizionale d’obbligo – tra il 20 e il 25 agosto. Dusko Ivanovic, che da agosto sarà al suo primo raduno-ritiro, ne parlerà in questi giorni con i suoi più stretti collaboratori. E già la prossima settimana, si dovrà delineare un programma di massima. Settimana importante perché, di fatto, è quella che precede l’inizio di luglio. E, a luglio, come un anno fa, la Virtus vorrebbe dar vita alla campagna abbonamenti. Logico che, proprio in settimana, dopo le fatiche relative allo scudetto, si cominci a parlare di strategie e di prezzi.
Da definire bene le modalità perché nei primi due mesi, ottobre-novembre, la Virtus tornerà a giocare al PalaDozza. Capienza più ridotta, rispetto all’Unipol Arena e impossibilità dunque di superare un certo numero di tessere. Da dicembre, poi, si tornerà in Fiera. Dove, dal novembre 2026, poi, sarà in piena funzione quell’impianto da più di diecimila posti che consentirà a Bologna e in particolare alla Virtus di essere una piazza particolarmente appetibile per l’Eurolega. Per la Virtus, almeno sulla carta, sarà un inizio di stagione in salita. Anche perché il club chiederà, per il campionato sia per l’Eurolega di giocare, inizialmente, il maggior numero possibile di gare in trasferta.
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