Lenzi e Faouzi tricolori: Bologna si esalta sul ring

La rassegna under 22 di Chianciano Terme fa sperare per gli assoluti. In evidenza la Pugilistica Alto Reno ’Michele Adduci’ e la Regis

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Bologna si conferma terra fertile per la boxe e la crescita di nuovi talenti dei guantoni. Ai campionati italiani under 22 a Chianciano Terme, due ori per Bologna. Si tratta dei titolo conquistati da Diego Lenzi della Pugilistica Alto Reno "Michele Adduci" nella categoria +92 chili e da Nahi Faouzi, alfiere della Regis che ha vinto la cintura tra i 75 chili. Un risultato che nobilita il lavoro quotidiano di tecnici e allenatori e che getta basi importanti in vista degli assoluti che si disputeranno a dicembre, manifestazione nella quale i due bolognesi andranno sul ring per cercare di bissare i risultati ottenuti tra gli under 22.

"Diego ha vinto entrambi i match in modo netto – racconta il maestro della Alto Reno Emanuele Orlando – entrambi conclusi prima del tempo per Rsc (quello che prima era conosciuto come ko, ndr), uno dopo 55 secondi e l’altro dopo 2 minuti e 10. Quando è salito sul ring per la finale ero sicuro avrebbe vinto. E’ un pugile potente, esplosivo. Aveva smesso per un anno e mezzo, è tornato in palestra soltanto a gennaio ma ci siamo subito rimessi in corsia e questo risultato sottolinea tutto il suo talento. Ha un buon futuro, se sarà paziente. Ci sono ampi margini di miglioramento e ha solo 21 anni, il tempo è dalla sua e la Nazionale lo ha già notato".

Grande soddisfazione anche per Moreno Barbi della Regis che ha visto il suo Faouzi conquistare un oro che vale molto di più della cintura di categoria.

"Abbiamo vinto 5 argenti in 5 anni, ora finalmente la medaglia più pregiata, un oro che ha un significato speciale se pensiamo alla storia di Nahi. E’ un vero fuoriclasse, l’ho capito fin dal primo momento in cui è salito sul ring. Di meriti ne ho pochi, se non quello di avergli offerto la possibilità di rimanere in Italia cercando di regolarizzare la sua posizione da clandestino e quelli di farlo allenare e curare la sua alimentazione. E’ nato per essere un campione. E’ arrivato nel 2019 a Bologna dopo un lungo viaggio nei Balcani, fuggendo dalla nazionale di pugilato junior del Marocco. Ha diversi lati del carattere da smussare, è un guascone ma anche molto altruista e di buon cuore. Si è fatto amare da tutti a questi assoluti. Ha combattuto 4 match, andando in difficoltà soltanto in finale contro un suo connazionale. E pensate che ha boxato per tutto il torneo con la mano destra fratturata. Ora dovrà rimanere fermo, ho dovuto annullare gli incontri in programma. Ricominceremo a settembre per preparare gli assoluti e poi chissà, se otterrà la cittadinanza italiana potrebbe avere un radioso futuro in Nazionale".

Gianluca Sepe

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