
Dopo Orsolini e Ferguson, arriva anche la tegola Odgaard, e adesso là davanti potrebbero essere dolori. Il danese si ferma...
Dopo Orsolini e Ferguson, arriva anche la tegola Odgaard, e adesso là davanti potrebbero essere dolori. Il danese si ferma e, come da sospetto nel vederlo dolorante dopo quel recupero su Zappacosta martedì a Bergamo strozzato in corsa, la diagnosi è stata tutt’altro che morbida per Jens. "Lesione di secondo grado al bicipite femorale sinistro, con tempi di recupero di circa 4 settimane". Netto il Bologna nella mattinata di ieri nel mettere nero su bianco il report che ufficializza l’esito degli esami ai quali si è sottoposto nelle scorse ore il trequartista rossoblù, che sarà quindi costretto a saltare almeno le prossime quattro partite. A partire da quella di domenica a Lecce, poi l’anticipo del venerdì di San Valentino in casa col Toro, il derby a Parma del 22 e il recupero col Milan quattro giorni più tardi. Rivederlo il 2 marzo col Cagliari? Quella è la speranza, per il Bologna e per Vincenzo Italiano, che da ieri si trova a fronteggiare l’assenza del giocatore del momento e dell’uomo in più in casa rossoblù, di vitale importanza nel prediletto scacchiere del mister, tra inserimenti, conclusioni e raccordo tra centrocampo e attacco. Tre gol e quattro assist in stagione per Odgaard, tra i più utilizzati nel prima metà di stagione, e quindi ancor più difficile da rimpiazzare consideratone il recente rendimento.
Per il match del Via del Mare al suo posto si candida Fabbian, fresco di incornata vincente col Como, dove è sembrato quello dei tempi migliori, con Dominguez e Ndoye larghi, e il solito ballottaggio tra Castro e Dallinga per lo slot di punta centrale. In mezzo l’onnipresente Freuler, con accanto uno tra Moro o Pobega, ma con qualche dubbio in più per Italiano rispetto a qualche mese fa vista la crescita del centrocampista croato. Difficile modificare qualcosa invece nel reparto difensivo, dove scalpita la new-entry Calabria, che in settimana ha potuto assaggiare per la prima volta il manto di Casteldebole, gustandosi festante in panchina il centro di Castro in faccia a Rui Patricio e il conseguente passaggio in semifinale di coppa della sua nuova squadra, lì dove presto anche lui vorrà essere protagonista. Nel mentre, i già citati lungodegenti Ferguson e Orsolini proseguono con il differenziato e mettono nel mirino il Torino, sperando che dall’infermeria arrivino a breve notizie confortanti.
Giovanni Poggi
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