Houston abbiamo un problema: si chiama lista Uefa. E’ l’ora delle riflessioni in casa Bologna e non è escluso che il 4 settembre, giorno entro il quale dovrà essere presentata, porti qualche scelta dolorosa. L’intenzione di consentire al gruppo della scorsa stagione di giocare la Champions conquistata contro ogni pronostico si scontra con la realtà: salvo cessioni, un paio di elementi potrebbero guardarla da spettatori.
Ma le cessioni sono rese complicate dagli infortuni e da un finale di ritiro che invita ad acquistare e ad allargare le spalle al gruppo, più che ad asciugare la rosa.
Il regolamento dice che nella lista Uefa possono essere inseriti 17 stranieri, indipendentemente che siano over o under. A questi si possono aggiungere 8 calciatori di formazione italiana, di cui 4 provenienti dal vivaio. I calciatori di formazione italiana del Bologna sono 5: De Silvestri, Orsolini, Fabbian, Cambiaghi ed Erlic.
Quest’ultimo è arrivato per 7 milioni come rinforzo di una difesa in difficoltà tecnica e numerica, Cambiaghi è arrivato per 10 milioni più 2 di bonus al posto di Saelemaekers, Orsolini è un intoccabile al pari di Fabbian. E allora, con Posch e il neoacquisto Holm a destra, a rischiare il posto è il capitano morale del gruppo, Lorenzo De Silvestri.
Ma qualche scelta dolorosa si imporrà anche alla voce stranieri. Considerando Ilic in uscita, sono già 17: Skorupski, Beukema, Holm, Lucumi, Miranda, Lykogiannis, Posch, Moro, El Azzouzi, Aebischer, Ferguson, Freuler, Castro, Karlsson, Dallinga, Odgaard e Ndoye. Un difensore arriverà e sarà straniero e allora ecco che dalla lista dovrà essere depennato un elemento. Per quel che riguarda Ferguson, si ragionerà a fine mese, in base a come evolverà il percorso di recupero: ci fosse anche una sola possibilità di averlo, difficilmente Italiano e il Bologna ci rinunceranno, considerato quello che ha dato nelle ultime due stagioni. Un’esclusione rappresenterebbe una batosta per un’elemento chiave rossoblù, che potrebbe concretizzarsi se staff medico e tecnico avessero la certezza che lo scozzese non sarà disponibile e in buone condizioni almeno per ottobre.
Ecco perché El Azzouzi, di ritorno dalle Olimpiadi dovrà parlare con il Bologna, considerato che il Feyenoord è qualificato alla Champions. Si torna però al punto di partenza: in questa fase il Bologna è in emergenza a centrocampo e con il dubbio Ferguson, l’esclusione di centrocampisti è poco probabile.
Sugli esterni, invece, con Ndoye, Odgaard, Karlsson, Cambiaghi e Orsolini, uno tra gli stranieri potrebbe essere di troppo: ma dipenderà anche dal mercato e da quello che accadrà da qui a fine mese, anche sul fronte infermeria. Non è ancora il tempo delle scelte: ma delle riflessioni sì. Riflessioni che non riguarderanno Ravaglia e Urbanski, formati dal settore giovanile e certamente in lista. Ma che riguarderanno Corazza e Raimondo, che non è ancora escluso vengano mandati a giocare altrove.
Marcello Giordano
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