Bologna, 12 agosto 2024 – Se fare mercato fosse facile Thiago Motta, che ha già dovuto rinunciare al sogno Calafiori, avrebbe già alle sue dipendenze i corteggiatissimi Koopmeiners e Todibo. E invece l’olandese per la Juve ad oggi resta una chimera e il francese è finito al West Ham. Qual è la morale della favola? Che nel mercato volere non sempre è potere, a tutte le latitudini.
Il Bologna insegue dichiaratamente da settimane un difensore centrale e il principale oggetto del desiderio resta il franco-capoverdiano Logan Costa (23) del Tolosa. Ma anche se tra il club rossoblù e il calciatore c’è l’accordo (sulla base di un contratto quadriennale) manca ancora l’intesa più importante: quella tra il Bologna e il Tolosa, che ai rossoblù qualche settimana fa ha già ceduto Dallinga.
Nessuna corsia preferenziale però: il Tolosa, rinfrancato dall’interessamento del Newcastle, sotto i 18 milioni non è disposto a scendere, mentre il Bologna, pur con tutta la buona volontà del mondo, non è disposto a spingersi oltre i potenziali 15 (12 più 3 di bonus).
Come va a finire in questi casi? Va a finire che il Bologna proverà a trattare ad oltranza, ma poi arriverà un momento in cui, se le parti non si verranno incontro, succederà quello che è successo per Ioannidis col Panathinaikos: amici (si fa per dire) come prima, ma tenetevi pure il vostro calciatore, noi andremo su un altro. Ieri Logan Costa ha salutato sui social il compagno Christian Mawissa, difensore diciannovenne che il Tolosa ha ceduto ufficialmente al Monaco.
A Casteldebole Sartori e Di Vaio riprenderanno l’assalto a Logan Costa oggi, portando avanti però le piste alternative: Alexsandro (24) del Lille, Oosterwolde (23) del Fenerbahce, Niakatè (25) del Braga, senza dimenticare i più costosi Sutalo (24) dell’Ajax e Bijol (25) dell’Udinese.
Un difensore centrale di qualità è il regalo che Italiano si aspetta da qui al via del campionato, ma Sartori da quando è a Casteldebole in estate ha sempre assestato il morso del Cobra proprio alle ultime curve del mercato.
Certo il difensore è la priorità, ma agli uomini mercato rossoblù non è sfuggito che in mezzo al campo, almeno fino a quando Ferguson non sarà recuperato, manca un tocco di qualità.
L’ex Verona Cyril Ngonge, vecchio oggetto del desiderio di Sartori, gioca più avanti, a ridosso delle punte. Ieri da Napoli rimbalzava la voce di un’ipotesi Bologna, soluzione che però a Casteldebole non confermavano. Un’altra pista porterebbe Moro all’Hajduk di Spalato, ma fino a quando non sarà cessata l’emergenza infortuni anche Moro nell’organico di Italiano ha un suo perché.
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