L’omaggio di Bologna, Crer e Aned ad Arpad Weisz "Storie come la sua non vanno mai dimenticate"

L’omaggio di Bologna, Crer e Aned ad Arpad Weisz  "Storie come la sua non vanno mai dimenticate"

L’omaggio di Bologna, Crer e Aned ad Arpad Weisz "Storie come la sua non vanno mai dimenticate"

di Giovanni Poggi

Il Bologna lo ha ricordato, come dal 2009 a questa parte, anno in cui è stata apposta la targa a lui dedicata ai piedi della torre di Maratona: Arpad Weisz, il tecnico ebreo deportato e ucciso dai nazisti assieme alla famiglia ad Auschwitz nel gennaio del ’44. Sotto la guida dell’allenatore ungherese arrivarono due scudetti consecutivi e il prestigiosissimo Trofeo dell’Esposizione di Parigi, che portarono i rossoblù nell’olimpo del calcio. Prima di conoscere la fine: una vita spezzata troppo in fretta, a 49 anni, in maniera crudele, come tante altre. Bologna non lo dimentica e in quello che è stato il suo stadio, a due passi dalla casa in cui viveva in via Valeriani, lo ha commemorato con una iniziativa in sua memoria, organizzata dal CRER, in collaborazione con il Bfc, Lnd, Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati) e Figurine Forever. Con il presidente del Crer Simone Alberici, il responsabile Nazionale del Dipartimento Sociale Lnd, Luca De Simoni, e il presidente della Comunità Ebraica di Bologna, Daniele De Paz, presente anche la presidentessa di Aned, Giuliana Fornalè, e i ragazzi della Rappresentativa Regionale Under 17 e della formazione Under 16 rossoblù, che nel pomeriggio si sono sfidate in amichevole presso il Centro Tecnico Niccolò Galli di Casteldebole.

"Weisz è stato uno dei più grandi allenatori del calcio italiano, ha portato la squadra della nostra città al punto più alto della sua storia con successi incredibili, ed è sicuramente una ferita ancora aperta per noi bolognesi", ha ricordato il responsabile della comunicazione del Bologna, Carlo Caliceti. "Lo sport, in questo senso, si fa portatore di valori positivi – ha detto il presidente Crer Alberici –, anche perché il calcio deve andare oltre ed essere anche un’importante attività sociale". Una storia sportiva e umana che si intreccia con quella tremenda dell’avvento del nazismo: un’iniziativa per avvicinare i tanti giovani presenti perché nessuno possa dimenticare mai ciò che è successo, come ha affermato la presidentessa di Aned Giuliana Fornalè - "Come associazione coinvolta nel tramandare la memoria svogliamo questo compito tutti i giorni, perché queste storie non devono mai essere dimenticate". Domenica, alle 10, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, l’Amministrazione comunale deporrà una corona alla lapide dedicata ad Arpad Weisz.

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