Roberto Mancini al Country Club di Castenaso: "Ve l’avevo promesso"

Ha giocato a padel con Locatelli e gli amici di sempre, poi ha salutato i bambini che partecipano ai camp nella struttura

Roberto Mancini al centro tra Francesco Catenacci, a sinistra, e Mario Trebbi

Roberto Mancini al centro tra Francesco Catenacci, a sinistra, e Mario Trebbi

Bologna 23 luglio 2021 - "Vinco l’Europeo e poi vengo a trovarvi". Il ct della Nazionale di calcio Roberto Mancini non è solo un tecnico vincente, ma anche un uomo di parola. E ieri, attorno all’ora di pranzo, con il pensiero rivolto sempre a mamma Marianna ricoverata in ospedale, si è presentato al Country Club di Castenaso per giocare a padel, insieme con gli amici delle Due Torri. Per qualche ora in relax, lontano da sguardi indiscreti. Al Country hanno rispettato fino all’ultimo la privacy del ct, ma il volto del Mancio è talmente noto da non poter passare inosservato. E immortalato in qualche immagine finita poi su social. Prima a tavola - spaghetti integrali e bresaola, per conservare una condizione invidiabile - poi le sfide a padel con Tomas Locatelli, Mario Trebbi e il gruppo di fedelissimi, tra i quali Bullo, Grillo, Doddo, Max, Nik e Vale.

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Gioca Mancini, ma non dimentica di essere un personaggio pubblico e fresco di successo. Così riceve l’applauso di cinquanta ragazzini che prendono parte ai camp organizzati dal Country Club. Sorridente, disponibile, pronto alla battuta con tutti. Perché i grandi campioni lo sono sul campo (anche nel ruolo di allenatore), ma pure fuori. Così, sotto la doccia, prima di scappare, nasce l’idea di organizzare una sfida particolare tra un fresco campione d’Europa e un ragazzo che è stato campione del mondo. Il ct incontra Massimiliano Piombo, ipovedente che, qualche anno fa, è salito sul tetto del mondo nella specialità del tiro con l’arco. Una chiacchiera tira l’altra e, così, parte il progetto di affrontarsi, prossimamente, in una sfida di blind-tennis, ovvero il tennis per non vedenti.

Ma ci sono altre promesse - e al Country sono sicuri che il ct sarà di parola, perché in tutti questi anni, non è mai mancato - che Mancini regala agli amici di sempre, tra una volée e un rovescio, cercando di far valere il suo grande talento anche nel padel. Ieri quasi una toccata e fuga per onorare un impegno preso durante gli Europei. In campo il ct raccoglieva trionfi e successi: smartphone alla mano si teneva in contatto con Trebbi e compagni, che gli regalavano ottimismo e fiducia. Magari lo vedremo a Bologna anche prima, ma c’è la promessa di essere all’ombra delle Due Torri tra un mesetto. Il 22 agosto il Dall’Ara ospiterà l’incontro inaugurale della band dell’amico Mihajlovic (un altro che, come Di Vaio, è rimasto conquistato dal padel). In occasione del debutto del Bologna il ct sarà in tribuna. Prima per giocare a padel con gli amici di sempre. Poi, magari, per regalare una nuova speranza d’azzurro a Riccardo Orsolini.

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