Marzola: "La Geetit è una sfida affascinante"

Il nuovo tecnico: "Per me è un banco di prova, voglio una squadra giovane che si alleni 4-5 volte alla settimana e che possa crescere"

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di Marcello Giordano

Vuole alzare il tiro, la Geetit. Dopo la retrocessione, la Pallavolo Bologna si ripresenterà ai nastri di partenza del campionato di A3 grazie all’accordo raggiunto con Portomaggiore. Per alzare il livello, aumenterà il budget, ma ha pure deciso di puntare su un nuovo allenatore: Marco Marzola, giovane e ambizioso tecnico di 36 anni, che a Portomaggiore ha chiuso con il quinto posto e l’eliminazione a un passo dalle semifinali playoff.

Marco Marzola, riparte dalla retrocessa Bologna, una scelta non scontata.

"Ma stimolante e affascinante. Avevo avuto anche interessamenti da categorie superiori, ma ho sentito da parte della dirigenza di Bologna grande voglia di riemergere e provare a riportare a Bologna la pallavolo di alto livello che in città manca da diversi anni. E sarà un bel banco di prova anche per me, che sono di Portomaggiore e che esco per la prima volta dal mio orticello".

Che squadra ha in mente?

"Una squadra professionista, che si alleni 4-5 volte a settimana, che lavori tanto e bene. Una squadra giovane, in grado di crescere nel tempo, come ha fatto Portomaggiore. Partivamo per salvarci, abbiamo chiuso quinti, a un passo dalle semifinali".

Cosa servirà?

"Grande organizzazione, in campo e fuori. Ho avuto e avvertito grande supporto dalla società, che mi sta accontentando. Ci alleneremo a Portomaggiore 2-3 volte, per usufruire di spara palloni, canestri e lavorare su due campi. E 2-3 volte al PalaSavena (il campo di gioco ndr). E la grande organizzazione dovremo averla anche in campo".

Da un punto di vista tecnico che squadra sarà?

"Mi porterò dietro da Portomaggiore Govoni (palleggiatore), Brunetti (libero) e Ferrari (centrale), che mi aiuteranno a dare un’impronta su come lavorare, per costruire la giusta mentalità. Il resto lo vedremo".

Si mormora di un interessamento per lo schiacciatore Roberto Pinali.

"E’ stato mio compagno di squadra prima e mio giocatore, ma aspetta una chiamata dall’A2, purtroppo. Il mercato è un po’ bloccato da diverse realtà che non sanno ancora che campionato faranno, ma a prescindere da questo abbiamo diverse idee e piste da seguire e questa settimana proveremo a chiudere almeno uno schiacciatore".

Opposto o schiacciatore straniero?

"Questo è il nodo, dipenderà dalle caratteristiche del primo schiacciatore che chiuderemo. Di sicuro serve un attaccante di peso. Meglio se due".

La sua filosofia?

"Lavorare, lavorare, lavorare. Anche perché i posti per i playoff nella prossima stagione saranno 7 e non più 8. Per questo inizieremo la preparazione a inizio agosto, in vista della stagione che partirà a ottobre. Sono ambizioso, voglio arrivare lontano e voglio una squadra a mia immagine, dal punto di vista della mentalità".

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