MARCELLO GIORDANO
Sport

Meluso rilancia Italiano. "Coerenza, meriti e lealtà. Bologna, fidati di lui»

L’ex direttore sportivo dello Spezia lo conosce bene: "Un uomo schietto. Dorme 5 ore e per il resto è concentrato sul pallone e sulla sua squadra".

"Coerenza, meriti e lealtà. Bologna, fidati di lui"

L’ex direttore sportivo dello Spezia lo conosce bene: "Un uomo schietto. Dorme 5 ore e per il resto è concentrato sul pallone e sulla sua squadra".

Ha lavorato al fianco di Vincenzo Italiano un anno a La Spezia, stagione 2020-21.

"Ci salvammo dopo aver fatto un mercato da 3,5 milioni di euro investiti e gran parte del merito fu di Vincenzo".

All’attuale tecnico lo legano amicizia e stima professionale: lui è Mauro Meluso, direttore sportivo in attesa di chiamata dopo l’esperienza a Napoli della scorsa stagione, quella della transizione dal Napoli di Spalletti a quello post scudetto.

Direttore Meluso, è una squadra in transizione anche il Bologna attuale?

"Non c’è dubbio che Vincenzo si sia preso una bella gatta da pelare, un’eredità scomodissima. Lo sa lui e lo sa il mondo intero. Ma è un allenatore in ascesa, che ha fatto bene a Trapani, a La Spezia, a Firenze. Con Thiago è il miglior allenatore emergente in Italia. Per me il Bologna ha preso una garanzia".

Ma è partito male. Lei ha vissuto il Napoli post scudetto di Spalletti. Quali sono i rischi da evitare a Bologna dopo il grande exploit Champions?

"Mi auguro per Bologna che non ci sia alcun parallelismo e che i rossoblù possano confermarsi tra le squadre di livello europeo. Quella del Napoli dello scorso anno fu un’annata dalle dinamiche travagliate sotto molti punti di vista. Di certo dopo un grande exploit deve scattare qualcosa nella mente di tutti gli attori protagonisti e di chi sta loro attorno a livello di consapevolezza. Il continuo paragone con il passato è normale, ma è un peso che ti può schiacciare. Italiano questa cosa l’ha capita al volo e il Bologna ha una società forte e dirigenti preparati e queste sono due buone componenti per uscirne. Anche Thiago il primo anno ebbe bisogno di tempo per imporsi. Quello stesso tempo va dato a Italiano".

Dopo Empoli, il tecnico ha parlato di un Bologna che è ripartito da zero.

"Non è un modo per azzerare le ambizioni, anche perché vi garantisco che lui ambizioso lo è di natura. Ma è pure un uomo schietto e intelligente e sa che deve spazzare via da sè e dalla squadra l’ombra dei paragoni che anche legittimamente l’ambiente si porta e si porterà dietro. Quest’anno è un’altra storia. Vincenzo è competente, capace e mosso di grande passione. Dorme 5 ore e nelle restanti 19 parla e ragiona di calcio coinvolgendo tutti a tutti i livelli. Ha vissuto momenti difficili anche a Trapani, La Spezia e Firenze: ne è sempre venuto fuori. Troverà soluzioni anche questa volta".

Come?

"Coerenza, meritocrazia e lealtà, capisaldi che a livello di gestione del gruppo alla lunga pagano sempre. In questo è simile a Thiago. In questo e nella voglia di fare la partita, di avere il dominio del gioco. Lui è uno che fa il bene delle società per cui lavora. E’ come Thiago".

Fu aziendalista anche Thiago, che portò il Bologna in Champions. E che andò anche allo scontro con la società per far valere le sue idee sul mercato. Italiano com’è da questo punto di vista?

"Amo gli allenatori che non usano i media per mandare messaggi alla dirigenza e non lo sentirete mai mettere in difficoltà la società con dichiarazioni pubbliche a meno che non si senta preso in giro. Si confronta con tutti, ma pretende libertà di azione nei suoi ambiti. E’ uno duttile, capace di cucire l’abito attorno alle qualità dei calciatori che ha. Ha solo bisogno di tempo, perché sono andati via calciatori fondamentali e il Bologna dovrà cambiare per forza volto".

Con un Pobega in più. Lei lo portò a La Spezia. Ce lo racconti.

"Arrivava dal Pordenone, in prestito, non aveva mai fatto la serie A: 6 gol e 3 assist. Si inseriva, ma faceva un grande lavoro in fase di non possesso. Dava equilibrio al reparto e alla squadra. Se il Bologna cerca equilibrio, con Tommaso ha fatto un grande affare".

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