Mihajlovic: bravi, ma adesso voglio i tre punti

Domani sera c’è la Samp, Sinisa ha parlato in video per circa 30’ ieri alla squadra chiedendo di ripetere la bella prova di San Siro

Sinisa Mihajlovic, 53 anni: è tornato in ospedale lo scorso 29 marzo (Schicchi)

Sinisa Mihajlovic, 53 anni: è tornato in ospedale lo scorso 29 marzo (Schicchi)

di Massimo Vitali

Mezzora di seduta video. Dice: che c’è di strano? Per studiare i punti deboli dell’avversario in settimana lo fa ogni allenatore. Ma se l’allenatore in questione è in ospedale a giocarsi il secondo round contro un nemico subdolo chiamato leucemia allora la cosa acquista un significato diverso. Ieri, intorno alle 15, Sinisa Mihajlovic dalla sua stanza dell’Istituto Seragnoli dell’ospedale Sant’Orsola si è collegato in videconferenza con la squadra che lo ascoltava in religioso silenzio, prima dell’inizio dell’allenamento a Casteldebole. Più che un discorso motivazionale, che Sinisa aveva già fatto al gruppo otto giorni fa prima della sfida col Milan, quella del serbo è stata una disamina tecnica: caratteristiche della Sampdoria, punti deboli, accorgimenti tattici da usare, lettura dei potenziali momenti della partita. Con un messaggio finale: "Col Milan siete stati bravi ma adesso dovete insistere: soprattutto bisogna tornare a vincere". Già, la vittoria, questa sconosciuta. Nelle 11 partite del 2022 i rossoblù hanno conquistato una sola volta i tre punti, nel 2-1 allo Spezia datato 21 febbraio: poi solo ko (6) e pareggi (4). C’è da dire che miglior avversario della Samp, se i precedenti hanno un senso, non avrebbe potuto esserci. Da quando è tornato sulla panchina del Bologna Mihajlovic ha battuto la sua ex squadra e sei volte su sei. In cinque delle sei circostanze lo ha fatto dalla panchina, con l’unica eccezione del 2-1 del 27 ottobre 2019, quando a dirigere le operazione da bordo campo al Dall’Ara furono De Leo e Tanjga, perché due giorni dopo Sinisa al Sant’Orsola avrebbe ricevuto il tanto atteso trapianto di midollo osseo.

Adesso che c’è di nuovo una Samp da provare a battere e ancora una volta la leucemia ha bussato all’uscio di Sinisa, il serbo chiama a raccolta il gruppo. Lo ha fatto anche ieri, dove ha puntato più sugli aspetti tattici che motivazionali. Ma, si sa, nel calcio ardimentoso di Mihajlovic, che finalmente al Meazza si è rivisto dopo un eclissi durata mesi, atteggiamento tattico e determinazione feroce vanno di pari passo. E Sinisa non vuole che dopo la reazione emotiva forte col Milan ci possa essere un rilassamento inconscio. Il resto sono spiccioli di potenziale undici titolare. Con Dominguez, in un’ipotesi di 3-5-2, che proverà a scalzare uno tra Schouten e Svanberg e con Aebischer che se la giocerà con Soriano per la terza maglia. E con due unici padroni dell’attacco: Barrow e Arnautovic. Ogni volontà di vittoria, va da sé, passa soprattutto dalle loro prestazioni.

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