Milan, il coraggio di Pioli: "Serata storica"

Alle 21 in casa del Tottenham i rossoneri partono dall’1-0 dell’andata: "Non possiamo gestire, dobbiamo andare all’attacco"

dall’inviato Giambattista Anastasio

Stefano Pioli lo dice chiaro: "Questa deve essere la partita della personalità". Contro il Tottenham, nella sfida valida per gli ottavi di finale di Champions League, l’allenatore del Milan chiede ai suoi ragazzi un salto di qualità soprattutto caratteriale, in un 2023 finora all’insegna di una quasi illogica alternanza tra sconfitte pesanti e vittorie senza subire reti, sprazzi di calcio veloce e offensivo, al pari di quelli che l’anno scorso condussero al diciannovesimo scudetto, e partite senza anima. Chiama alla personalità, Pioli, perché vuole chiudere definitivamente parentesi come quelle di Firenze, ultimo match e ultima sconfitta in campionato ("sarà tutta un’altra storia"), perché, ovviamente, è "una sfida decisiva e c’è tutta la voglia e la determinazione di andare avanti in questa competizione" e, non ultimo, perché si aspetta un Tottenham diverso da quello che all’andata uscì sconfitto da San Siro per una rete a zero: "Sappiamo che avremo di fronte una squadra aggressiva, che aggredirà i nostri portatori di palla, per non farli giocare, più di quanto abbia fatto nella partita di andata. Per questo noi non dovremo sbagliare l’approccio alla gara, dovremo approcciarla bene e giocarla fino alla fine con grande intensità".

Già, sul pezzo fino alla fine perché "il Tottenham nei secondi tempi ha grandi numeri", è capace di uscire e ribaltare il risultato alla distanza. Sono le 18.30, orario di Londra, quando il Milan entra sul manto erboso del Tottenham Hotspur Stadium, per il consueto sopralluogo pre-match. In campo tutti i 24 convocati, compresi Olivier Giroud e Brahim Diaz, autore della rete della vittoria all’andata: entrambi sembravano in forse, per un attacco di febbre l’attaccante francese e per noie fisiche il fantasista di Malaga. "Giroud e Diaz stanno bene – conferma il mister rossonero –, abbiamo tutti e 24 i giocatori disponibili". Non poco, se si considera che il reparto più affollato in casa Milan in questa stagione è stata spesso l’infermeria. A San Siro i tifosi furono il dodicesimo uomo in campo, tant’è che anche Antonio Conte, allenatore dei londinesi, ne uscì impressionato. Stasera lo scenario sarà invertito: "Lo sappiamo – risponde Pioli –, due settimane fa i nostri tifosi hanno creato un’atmosfera unica, ora qui ne troveremo una incandescente. Ma noi vogliamo giocare in questi stadi, vogliamo vivere queste situazioni".

Sulla panchina degli Spurs tornerà a sedere anche lo stesso Conte: "La sua presenza è importante – riconosce Pioli –. A me è mancato non poter stare vicino ai ragazzi, quando sono dovuto rimanere fuori". Personalità, però. E fiducia: "Stiamo vivendo sensazioni positive. Arriviamo a questa gara con grande entusiasmo e grande determinazione". E chissà che non siano proprio Londra e un incandescente Tottenham Stadium i palchi designati per un ritorno, anzi due: il ritorno del Pioli e del Milan on fire. Le notti d’Europa servono a questo.

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