Fortitudo Bologna, Muratori rassicura: "Ci iscriveremo in A2"

Il direttore del Consorzio Innova: "Pronti a pagare i debiti e fare una squadra competitiva. Ma se qualcuno pensa di fare meglio, siamo qui"

Il calore della Fossa dei Leoni

Il calore della Fossa dei Leoni

Bologna, 4 maggio 2022 - "Vorrei chiarire un po’ di questioni". Così Gianluca Muratori, direttore generale del Consorzio Innova, agli striscioni e alle tante contestazioni che gli sono arrivate in queste settimane. "Sono sempre stato un simpatizzante del tifo e della Fossa dei Leoni – prosegue Muratori - e sinceramente mi spiace che non abbia capito che la Fortitudo è libera, almeno da me, da molto tempo. Siamo retrocessi ed è giusto lamentarsi, ma sono anni che sono fuori dalla gestione della club anche se io assieme alle nostre imprese, l’ho comunque sempre sostenuta attraverso gli sponsor con diversi milioni di euro. Voglio entrare nel merito degli striscioni, perché non sono solo ingiusti, ma anche incoerenti con quello che è successo".

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Perché?

"Nove anni fa mi è stato chiesto proprio dalla Fossa dei Leoni, di farmi carico, assieme ad altri, della ricostruzione della Effe. Era fallita e doveva tornare a giocare, per il loro tifo e per la città. Non importava dove militasse ma l’importante era che esistesse. Questi erano gli intenti. Adesso nel contestarci hanno omesso di dire che furono proprio loro a chiedere il nostro impegno".

Da cosa è dipesa la retrocessione?

"Dal fatto che a causa della pandemia per due anni sono mancati sostanziosi incassi e che nessuno ci ha aiutato e lo sottolineo nessuno. Come non prendo il merito dei successi di quando ero presidente nel 2015, non ho certo le responsabilità degli insuccessi di adesso. Le vittorie e le sconfitte sono di tutti perché mi era stato detto che la Fortitudo era una comunità. Troppo comodo ricordarselo solo quando le cose vanno bene. Capisco il rammarico di scendere di categoria, capisco sia necessario cambiare e capisco anche che serva un capro espiatorio, ma non bisogna esagerare. Il presidente Pavani ha fatto tutto quello che ha potuto, ha fatto bene i primi anni poi ha commesso errori. Anche lui non ha potuto programmare tra soci che scappavano e sponsor che riducevano i loro contributi. Gli errori non sono solo i suoi, semmai spesso insieme a lui abbiamo trovato un rimedio alle promesse mancate per continuare ad esistere".

Il club si iscriverà al prossimo campionato di serie A2?

"Certo, perché i debiti sono sempre stati pagati. Se poi qualcuno pensa di poter far meglio di noi vorrei ricordare che la porta è sempre stata aperta a persone serie. L’abbiamo chiusa solo ai principi, ai pirati o ai fenomeni che non potevano garantire la sostenibilità della società. Sarebbe un errore lasciarla in mano di avventurieri di non provata serietà. Quindi meno demagogia e più concretezza da parte di tutti e anche dei tifosi. Il campo è libero a chi è interessato: ci sono venti giorni da ora, poi poche chiacchiere perché bisogna ripartire ed iscriversi. Se non arriva nessuno non abbiamo scelta si riparte con nuove strategie stando in equilibrio come i conti e con la dignità di esistere e divertirsi".

Ci sta dicendo che i tifosi devono attendersi un programma di minima?

"No, dico che non si deve buttare via il bambino con l’acqua sporca. La società che detiene la Fortitudo è un consorzio dove ad oggi ci sono 60-70 soci che attraverso il loro impegno e sostegno economico consentono alla squadra di esistere. Ritengo che i successi degli ultimi 9 anni non siano vanificati dal giocare in A2. ma al contrario credo che il consorzio potrà garantire l’iscrizione alla categoria, e se non lo farà il consorzio noi siamo sempre qua. Verrà costruita una squadra competitiva, che farà divertire e con una nuova dirigenza che possa fare bene. Io, le nostre strutture, con il consorzio siamo disponibili nel caso non ci sia nessuno interessato a garantire per 2 anni quanto necessario per pagare tutto, traghettare le società nelle mani di una nuova potenziale proprietà. Poi, però, davvero dopo saremo tutti liberi, soprattutto di tifare senza essere contestati per averci messo tanti soldi".

E’ pentito di essersi infilato in questa avventura?

"Non mi è pesato tenere la fiamma accesa in questi momenti di pandemia. Non voglio né meriti né essere esposto ad un ingiusto ludibrio. Non sono stato l’unico, ma ci sono stati anche Kigili, Lavoro Più, Kontatto, Tulipano, Olio Cuore e tanti altri affezionati che vanno sempre tutti ringraziati per il loro sostegno e non derisi. Noi non siamo ricchi e siamo quelli che, nonostante tutto, abbiamo tenuta accesa la fiammella in questo ’limbo’ attraverso sponsorizzazioni milionarie fin dal 2013 assieme ad altri, ricostruito tutto. Altrimenti andavamo tutti a tifare alla Bocciofila di Borgo Panigale. I valori dei tifosi sono sempre da noi rispettati peccato loro a volte loro non lo facciano con le persone che sostengono economicamente la Fortitudo".

 

 

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