Muratori: "Lasciamo lavorare la squadra"

Il numero uno del Consorzio Innova: "Il silenzio è la strada giusta". Di Pisa replica a Gentilini: "Questa è una realtà che va esaltata".

di Massimo Selleri

Giovedì pomeriggio nel corso di una trasmissione radiofonica Matteo Gentilini ha espresso il suo acceso disappunto nei confronti di chi sta gestendo la Fortitudo e ieri pomeriggio è arrivata la replica, firmata dal presidente del club Valentino Di Pisa e dal presidente del Consorzio, che ne detiene la proprietà Luca Corazza, dove si invita l’amministratore delegato della società che sponsorizza la Effe a tenere circoscritti i suoi malumori.

Pur essendo il bersaglio principale delle parole di Gentilini tocca a Gianluca Muratori, il direttore generale del Consorzio Innova che tiene in piedi l’Aquila con le sue sponsorizzazioni, il ruolo di pompiere.

"Adesso la cosa più intelligente da fare è restare tutti in silenzio – spiega Muratori – per rispetto di chi sta lavorando bene. Mi riferisco soprattutto a al coach Matteo Angori e ai giocatori. Rientrerò a Bologna la prossima settimana e mi auguro che queste discussioni, che dovrebbero essere fatte in tutti altri contesti, saranno affrontate e definitivamente chiarite".

Molto più pepati i toni del comunicato di Di Pisa e Corazza.

"Dispiace sentir dire – si legge nella nota – che il Consorzio abbia fallito perché la passione di tutti i nostri Consorziati non va sminuita né umiliata, bensì esaltata. Dispiace, anche, sentir dire che in Fortitudo lavorino persone senza passione, attenzione e spirito di iniziativa. Sono considerazioni che riteniamo ingenerose nei confronti di chi, invece, mette quotidianamente a disposizione del nostro sodalizio non solo competenza, ma anche tanta passione".

Nelle righe successive viene poi chiesto a Gentilini di non rendere pubblica la sua insoddisfazione, ma di discuterne nelle sedi opportune.

Quella del rispetto è una questione che in questi giorni sta tenendo banco anche all’interno dello spogliatoio biancoblù, dato che c’è chi sostiene che siano i giocatori a comandare e che abbiano decretato l’esonero di Dalmonte con il loro scarso impegno, mentre ora darebbero il 100 per cento per non perdere questo potere.

Una posizione offensiva nei confronti della loro professionalità e che ha portato gli stessi atleti ad avere un chiarimento con il club, il quale ha prontamente smentito questa versione.

Anche su questo aspetto le dichiarazioni di giovedì hanno messo ulteriore benzina sul fuoco dato che a precisa domanda la risposta aveva lasciato intendere che l’esonero non era comunque motivato da questioni sportive, avendo Dalmonte raggiunto l’obiettivo richiesto, ovvero i playoff.

Mentre l’ad di Flats Service continua a parlare pubblicamente di una possibile cordata per rilevare la Fortitudo, un secondo gruppo si sta muovendo a piccoli passi in attesa che si spengano le polemiche.

Poter dialogare con Muratori in una clima di serenità è una delle condizioni poste da chi rappresenta queste realtà che, per il momento, non sono interessate a uscire allo scoperto.

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